Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

conferimento impresa individuale-valori contabili

GIECHY1981

Utente
buon pomeriggio a tutti,
ho questo dubbio.
stiamo per effettuare un conferimento di una impresa individuale esercente attività di farmacia in una Snc.
in questa ditta individuale operano il titolare (Padre-A) ed una collaboratrice (Figlia-B). il padre vuol costituire una Snc in cui far entrare come cosio la figlia.
supponiamo che il valore contabile emergente dalla situazione patrimoniale dell'impresa conferita sia 100, mentre il valore commerciale (da appurare in quanto non è necessaria una perizia) sia 500.
il mio dubbio non è tqanto a livello fiscale, dove opera il disposto dell'art. 176 del TUIR - neutralità fiscale - quanto a livello civilistico-contabile.
quello che volevo sapere è: è obbligatorio iscrivere una posta contabile a titolo di avviamento nella contabilità conferitaria per tener conto del maggior valore dell'azienda conferita?? in altri termini la figlia può conferire nella snc una quota pari a 100 ed essere socio alla pari col padre, anche se questo in realtà ha conferito un'impresa con valore di mercato molto più elevato??
Spero di essere stato abbstanza chiaro

Saluti a tutti.
Giacomo
 
Riferimento: conferimento impresa individuale-valori contabili

Fatti salvi accertamenti di natura fiscale, ritengo che non sia obbligatorio iscrivere civilisticamente un avviamento all'impresa conferita.

Problemi potrebbero tuttavia sorgere da parte di eventuali creditori dell'impresa, da parte di creditori particolari del socio conferente, ma soprattutto a livello familiare poiché gli altri eredi legittimi potrebbero impugnare l'atto che favorirebbe clamorosamente una figlia a pregiudizio degli altri eredi.

Gli altri eredi avrebbero tempo per impugnare fino a dieci anni successivi alla morte del farmacista.

ciao
 
Riferimento: conferimento impresa individuale-valori contabili

innanzi tutto grazie della risposta veloce e competente.
infatti secondo me il problema potrebbe derivare soltanto da una eventuale contestazione sollevata da altri familiari, poichè se non erro a fini fiscali non emergono problemi nè sotto il profilo IVA (operazione esclusa art.2), nè sotto il profilo imposta di registro (conferimento sconta l'imposta in misura fissa € 168, visto che non ci sono immobili) nè con riferimento all'Irpef (conferimento neutrale art.176 TUIR).
il problema potrebbe trasferirsi ad un futuro prossimo??? diciamo che in futuro il padre ceda la quota alla figlia: è solo in quel momento, qualora la quota fosse ceduta per un importo inferiore al valore commerciale della impresa individuale, che si potrebbe verificare un danno per gli altri familiari.
è giusto il mio ragionamento???
più che di un danno dei creditori, visto che comunque si tratta di una società di persone, io vedrei il prblema sotto questa luce.
 
Alto