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Condono - Rimanenze

D

Davide

Ospite
<HTML>Se qualcuno può aiutarmi a capirci qualcosa, ne sarei davvero grato.
Un'azienda, in contabilità semplificata, ha dichiarato nell'Unico 2002 (redditi 2001) rimanenze finali di circa 40.000,00 Euro in più rispetto a quelle reali (così la dichiarazione è risultata essere congrua e coerente). Ora, per poter usufruire del condono previsto dall'art. 14 della Legge 282/2002, come ci si deve muovere (in modo molto pratico)?
Faccio comunque presente che le varie guide gratuite e a pagamento legate ai quotidiani di carattere economico-finanziari non spiegano praticamente nulla. Grazie a tutti coloro che vorranno aiutarmi.
Davide.</HTML>
 
<HTML>il "cosi...è meglio non giustificarlo troppo :))

se opti per la sanatoria nella contabilità 2002 rettificherai il valore delle rimanenze iniziali (alias rimanenze finali 2001)</HTML>
 
<HTML>questo lo avevo capito. ma devo rettificare anche gli altri anni e presentare qualche modello?</HTML>
 
<HTML>puoi rettificare le rimanenze solo se aderisci al condono tombale o all'integrativa così facendo puoi rettificare i valori e le quantità del magazzino</HTML>
 
<HTML>ok, ma i costi di questa operazione quali sono? secondo me nulla e' dovuto, anche se ho qualche dubbio per l'iva.
Infatti, se ho gonfiato le rimanenze finali nel 2001 di 40.000,00 euro vuole dire che ho venduto in "nero", per cui ora, con il condono che improvvisamente spariscono, vuole dire che l'acquisto delle merci mi hanno dato una detrazione iva, mente sulla "sparizione" delle rimanenze finali che quindi non fattureo' non paghero' l'iva.
Allora sarà gratis la riduzione del magazzino?</HTML>
 
<HTML>La riduzione del magazzino è "gratis", visto che il 6% previsto per la regolarizzazione delle scritture contabile si applica solo incaso di rettifica in aumento delle scritture stesse.
Come già accennato, dovrai comunque effettuare o il tombale o l'integrativa semplice e su queste operazioni dovrai svolgere tutti i calcoli necessari per capire quanto pagare.</HTML>
 
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