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compensi per attivita sportiva

G

Gaio

Ospite
<HTML>vorrei chiedervi quali sono, se ci sono, i requisiti che devono avere coloro che ricevono compensi per attività sportiva dilettantistica affinchè tali compensi siano esenti (fino alla franchigia prevista).
Per requisiti, mi riferisco ad eventuali brevetti, diplomi ISEF.
grazie</HTML>
 
<HTML>quella franchigia dovrebbe essere eliminata in quanto troppe associazioni sportive con l'escamotage delle sponsorizzazioni ci marciano....in materia II.dd. e in materia Iva

si applichi il principio che ogni costo sostenuto è deducibile e ogni compenso percepito è tassato

poi si stabilisca pure una tassazione agevolata per i percepienti

ma si limiti la deducibilità fiscale in proporzione all'agevolazione


a quel punto tutte le associazioni sportive fittizie.....spariranno....</HTML>
 
<HTML>Ti confondi:
Un conto sono le sponsorizzazioni e le pubblicità: il regime di deducibilità totale (Iva e redditi) in capo allo sponsorizzato, a fronte del regime ex legge 398/91 (pagamento delle metà dell'Iva sulle vendite, e imposizione forfettaria sul fatturato) consentono dubbie operazioni di sponsorizzazione.
Chi deve pagare troppa Iva può infatti organizzare una finta sponsorizzazione (comunque vera!) e "lavorare" sulla metà dell'Iva insieme allo soponsorizzante.
Altro discorso sono le prestazioni sportive: i calciatori, gli allenatori e i massaggiatori ricevono dei giusti rimborsi che, tra l'altro, non sono deducibili ai fini Irap.
Lo sono, invece ai fini delle imposte sui redditi... il fatto che entro la franchigia, non siano tassati in capo ai calciatori dipende da più ampi principi di non imponibilità di redditi così bassi.
In sostanza non sono le associazioni, spesso, ad essere fittizie....è il regime che è molto favorevole.
...se poi qualcuno lo usa per fare false fatture, ti ricordo che questo, indipendentemnete dagli importi, è reato.</HTML>
 
<HTML>Mio caro

hai perfettamente ragione in linea di principio sopratutto nel dire che quel tipo di operazione costituisce reato.

l'elusione in materia fiscale creata da quel tipo di sponsorizzazioni è nota a tutti e anche all'amministrazione finanziaria.

un regime "molto favorevole" per le vere associazioni sportive che preveda però anche per la controparte una limitazione di detraibilità dei costi sostenuti pari all'agevolazione mi sembra molto più equa.

sui compensi e/o rimborsi spese ad allenatori, massaggiatori ecc ecc. siccome sono non sono tassati sino alla franchigia prevista ci sono purtroppo delle associazioni che fanno lo stesso giochetto delle sponsorizzazioni.

Quindi creare associazioni , enti non commerciali, onlus solo per il solo scopo permettere a terzi di eludere delle imposte è reato, è sbagliato, è eticamente inaccettabile e un buon professionista dovrebbe rifiutarsi di costituirle.

Nella mia città (milano) ci sono rinomati studi commercialisti associati che sono specializzati esclusivamente a costituire questo tipo di scatole "vuote" ma prima o poi i nodi verranno al pettine e si bruceranno con le loro stesse mani.</HTML>
 
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