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Comodato d'uso gratuito

Salve ho questo quesito da sottoporre.Ho concesso a mia figlia in comodato d'uso gratuito un immobile seminterrato accatastato come deposito/magazzino (c2) ma con caratteristiche abitative in quanto formato da tre vani,bagno e cucina ma con un'altezza dal pavimento al soffitto di mt.2,50 che impedisce il cambio di destinazione d'uso.Mia figlia intende fittarlo facendo un contratto per uso deposito sapendo però che verrà usato per uso abitativo.Fiscalmente se mia figlia dichiara il pigione che percepisce io dovrò dichiarare qualcosa.Premetto che attualmente il comodato d'uso tra me e mia figlia è solo verbale,gradirei sapere se in questo caso dovrà essere stipulato un contratto di comodato per iscritto e se dovrà essere obbligatoriamente registrato.Grazie.
 
Riferimento: Comodato d'uso gratuito

Un giro un po' lungo per affittare...
Tu dai in comodato a tua figlia e lei affitta, secondo me ci sono tre problemi:
1) il comodato è gratuito e ha come condizione che quando il comodante vuole riavere l'immobile possa averlo subito, ma se viene affittato dal comodatario questo non sarà possibile e ciò mal si concilia quindi con l'operazione così strutturata
2) il reddito dell'affitto così va a tua figlia e non a te e ciò potrebbe generare vantaggi fiscali (tua aliquota IRPEF + alta di quella di tua figlia) per cui potrebbe essere intesa come interposizione fittizia.
3) l'immobile se è deposito non ha requisiti di abitativo, almeno ufficialemente, per cui l'affitto deve essere per l'uso consentito. Attenzione perchè potrebbero sorgere responsabilità in caso fosse invece affittato ad uso abitativo.
Il comodato verbale di immobile è possibile, ma così non avrai nessuna prova documentale che si tratta di un comodato. Se lo scrivi però devi registrarlo.
 
Riferimento: Comodato d'uso gratuito

Un giro un po' lungo per affittare...
Tu dai in comodato a tua figlia e lei affitta, secondo me ci sono tre problemi:
1) il comodato è gratuito e ha come condizione che quando il comodante vuole riavere l'immobile possa averlo subito, ma se viene affittato dal comodatario questo non sarà possibile e ciò mal si concilia quindi con l'operazione così strutturata
2) il reddito dell'affitto così va a tua figlia e non a te e ciò potrebbe generare vantaggi fiscali (tua aliquota IRPEF + alta di quella di tua figlia) per cui potrebbe essere intesa come interposizione fittizia.
3) l'immobile se è deposito non ha requisiti di abitativo, almeno ufficialemente, per cui l'affitto deve essere per l'uso consentito. Attenzione perchè potrebbero sorgere responsabilità in caso fosse invece affittato ad uso abitativo.
Il comodato verbale di immobile è possibile, ma così non avrai nessuna prova documentale che si tratta di un comodato. Se lo scrivi però devi registrarlo.

Grazie Karl8 penso di aver capito che la cosa più idonea sarebbe di fittarlo direttamente io come deposito di mobili
 
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Salve ho questo quesito. Sono in comodato d'uso gratuito verbale in un immobile costituito da una palazzina indipendente di due appartamenti, ove io occupo il piano primo ed al piano terra è disabitato, che per i 3/6 è pignorato pro quota indivisa, mentre gli altri 3/6 sono 1/6 mio, 1/6 di un mio fratello e l'altro 1/6 dell'altro mio fratello. Io 9 anni fà iniziai delle migliorie all'immobile (non innovazioni), ad opera di mio marito e di mio cognato, con l'aiuto di amici, senza dissenso dei miei due fratelli. Ora, solo uno dei miei fratelli pretende il valore dell'immobile ristrutturato (solo l'appartamento al primo piano), senza però darmi nulla per le migliorie apportate alla parte dell'immobile. I mie quesiti sono questi:
- lui potrebbe chiedermi qualche contributo, quale comproprietario di 1/6, per l'uso che io ho fatto dell'immobile nei 5 anni precedenti ad oggi? Perchè se potesse quelli prima sarebbero prescritti, correggetemi se sbaglio;
- io potrei, in caso lui mi citasse in giudizio, chiedere in via riconvenzionale il suo contributo di 1/6 di tutte le migliorie che io ho effettuato,anche se potrei provarle solo con testi, avendo fatto tutto da sola?
- e soprattutto: attualmente il giudizio di esecuzione è sospeso, ed è stato instaurato un giudizio di divisione, al fine di valutare la divisibilità del bene, da poter poi mettere all'asta: mio fratello in questo caso, per chiedere lo scioglimento della comunione dei nostri 3/6 dovrebbe in ogni caso attendere l'esaurimento dell'attuale giudizio di divisione vero? Sempre che dichiarino la palazzina divisibile e il Giudice non decida di mettere all'asta l'intero complesso perchè cosi sarebbe più facile venderlo ed il ricavo d'asta probabilmente più alto, dato che c'é un credito dell'ESATRI di circa 250 mila euro.
Vi prego datemi una mano grazie!!!
 
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