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commercio elettronico ed export

uncino

Utente
Buongiorno a tutti,
e' il mio primo post nel forum, di solito il primo lo metto sempre nella sezione sbagliata...

ho un commercio elettronico molto attivo, (dominio .eu) con il quale vendo sia in italia sia in comunita' quasi esclusivamente a privati (90%).
Quindi vendo con iva "italiana" come da regolamenti vigenti.

Inoltre attualmente ho concluso alcuni contratti di fornitura con la russia per cifre abbastanza importanti al di fuori dell'ecommerce, ma non essendo esportatore abituale ( e non tenendoci molto ad assumere una posizione del genere ) devo acquistare con iva poiche' sono dei macchinari di azienda italiana e cedere senza iva. Adesso sono a credito, ad esempio.

Non posso fare triangolazioni in quanto i contratti (obbligatori con la russia) sono a nome mio e un diverso mittente creerebbe problemi con le gia' complicate dogane di quel paese.

Ho pensato di aggirare l'ostacolo aprendo una posizione iva in uno stato membro, esempio Slovenia, in modo da acquistare senza iva da Italia e rivendere in russia senza iva. A questo punto chiuderei la posizione iva italiana che diventerebbe costosa e superflua, in quanto il nuovo soggetto iva svolgerebbe anche il commercio elettronico.

Quindi acquisterei ogni cosa senza iva in italia e poi rivenderei in italia e in comunita' pagando l'iva a questo punto in slovenia, essendo un soggetto iva sloveno e dovendo assoggettare le merci che vanno in comunita' all'iva del paese dal quale fatturo.

Qualcuno vede qualche irregolarita' in tutto questo? Sarei grato se me lo segnalaste con un vostro parere.
Grazie mille
Silvano
 
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