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Come emettere fatture senza partita IVA?

A

Antonio

Ospite
<HTML>Salve, mi chiamo Antonio ed ho una domanda da porvi.

Io sono un dipendente, ma avrei l'opportunità di fare dei piccoli lavori per altre ditte le quali però mi richiedono fattura. Qualcuno mi ha suggerito l'apertura di una partita IVA. Ma l'entità dei lavori non giustifa l'apertura di una partita IVA, anche perchè dovrei pagare delle tasse che pago già come dipendente, ad esempio irpef.

Sarei interessato a sapere se esiste una formula fiscale che mi permetta di eseguire dei lavori occasionali o anche regolari, esempio una manutenzione annuale, pagando allo stato quello che è giusto in proporzione al mio guadagno?

Grazie

Antonio</HTML>
 
<HTML>Potresti emettere delle ricevute fiscali (saranno riportati tutti gli estremi identificativi dell'emittente compreso il codice fiscale) in ritenuta d'acconto.

Sulle stesse vanno riportati i dettagli dell'attività svolta, la data di effettuazione, il totale lordo e la ritenuta applicata.</HTML>
 
<HTML>se si tratta di un tipo di lavoro che viene efffettuato saltuariamente, puoi rilasciare una ricevuta di lavoro occasionale.
sul compenso a te dovuto la società dovrà pagarti una ritenuta d'acconto del 20% che costituisce per te un acconto sulle imposte.
esempio pratico:
compenso lordo per lavoro esebuito nei confronti della società xy: € 2.500
- rit. d'acconto 20% € 500
compenso netto da incassare € 2.000
quindi tu rilasci una ricevuta di lavoro occasionale, e la società dovrà versarti la ritenuta d'acconto e la rilasciare entro il 31/03 dell'anno successivo una certificazione per i compensi pagati e per le rit. d'acconto effettuate nei tuoi confronti</HTML>
 
<HTML>Intanto vi ringrazio per avermi risposto.

Parliamo di circa 2 o 3 interventi all'anno per ogni cliente.

Premetto che sono ignorante in materia. Qualcuno mi ha detto però che non posso emettere alla stessa ditta più di una ricevuta di lavoro occasionale. E' vero? Questo per me è un limite perchè potrei ricevere anche altre commissioni dalla stessa ditta successivamente alla prima.

Inoltre, "da prendere con le pinze", potrei effettuare la vendita di un bene prodotto da me, parlo di software, attraverso questo tipo di ricevuta? Non è indispensabile, ma potrebbe essere interessante.

Grazie</HTML>
 
<HTML>Si possono emettere più di una ricevuta certo ma se l'attività diventa ricorrente o periodica non è più lavoro occasionale...

Per quanto riguarda la vendita andrei con i piedi di piombo salvo che il software citato riguardi anche l'installazione o altre attività connesse e che quindi si riesca a farle ricadere comunque in un'attività più consulenziale e meno di vendita...

In ogni caso se queste attività sono svolte in maniera ricorrente e con clienti diversi è opportuno saltare "la barriera" e aprire il partitario IVA...</HTML>
 
<HTML>Ma a fronte di un giro d'affari annuo di circa €4000 mi conviene aprire il partitario IVA?

Inoltre se apro il partitario IVA a cosa vado incontro essendo attualmente dipendente di una ditta?</HTML>
 
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