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come comportarsi in caso di errata registrazione delle fatture da ricevere

Vi scrivo perché mi sono accorto che gli importi di due fatture da ricevere sono state contabilizzate con l'importo del totale documento a fine dicembre 2011, nel 2012, quando si sono girate le fatt.da ricevere la scheda contabile non quadra più per circa 300,00 euro. In realtà, se la registrazione fosse stata fatta giusta ci sarebbe stata la quadratura. Vi chiedo come mi devo comportare.
 
Vi scrivo perché mi sono accorto che gli importi di due fatture da ricevere sono state contabilizzate con l'importo del totale documento a fine dicembre 2011, nel 2012, quando si sono girate le fatt.da ricevere la scheda contabile non quadra più per circa 300,00 euro. In realtà, se la registrazione fosse stata fatta giusta ci sarebbe stata la quadratura. Vi chiedo come mi devo comportare.
Ciao Montorio: io farei FT DA RICEVERE @ SOPRAVVENIENZE TASSABILI
nel 2011 hai scaricato un maggiore costo avendo benefici indebiti in termini di tassazione
nel 2012 compenserai con un maggior ricavo determinato dal fatto di esserti accorto dell'involontario errore
Gianni
 
Ciao Montorio: io farei FT DA RICEVERE @ SOPRAVVENIENZE TASSABILI
nel 2011 hai scaricato un maggiore costo avendo benefici indebiti in termini di tassazione
nel 2012 compenserai con un maggior ricavo determinato dal fatto di esserti accorto dell'involontario errore
Gianni

Ciao Gianni,
Non sono molto convinto che la sopravvenienza attiva sia tassabile. A mio modo di vedere, sembra che il maggior costo sia stato imputato nell'esercizio "n" per errore. Occorre, quindi, effettuare nell'esercizio "n+1" una scrittura di rettifica, girando il saldo del conto ft da ricevere a sopravvenienze non tassabili poichè nessuna correzione di errori determina componenti di reddito rilevanti. Ovviamente si tratta di una mia personale opinione..saluti.
 
Ciao Gianni,
Non sono molto convinto che la sopravvenienza attiva sia tassabile. A mio modo di vedere, sembra che il maggior costo sia stato imputato nell'esercizio "n" per errore. Occorre, quindi, effettuare nell'esercizio "n+1" una scrittura di rettifica, girando il saldo del conto ft da ricevere a sopravvenienze non tassabili poichè nessuna correzione di errori determina componenti di reddito rilevanti. Ovviamente si tratta di una mia personale opinione..saluti.

Ciao Alex, come stai!? E' un po' che non ci si confronta...
Ti rispondo rapidamente, se ho tempo stasera approfondisco ma sarà difficile: l'errata contabilizzazione del costo (errore involontario) ha comportato un vantaggio fiscale, per questo io tasserei la sopravvenienza, per restituire il "maltolto" al fisco.
Faccio un esempio che nulla c'azzecca con la questione sollevata dall'utente: svaluto un credito non avendone diritto fiscale (es. ho già accantonato lo 0,50% al fondo rischi). Tale svalutazione la faccio a mezzo iscrizione in un fondo svalutazione nominativo. Fiscalmente non è deducibile, quindi in ddrr ripresa in aumento di tale accantonamento. Poi il cliente miracolosamente mi paga:
CASSA @ CLIENTE
FONDO SVALUTAZIONE @ SOPRAVVENIENZE NON TASSABILI
perchè? La sopravvenienza è non tassabile perchè non fu dedotto l'accantonamento.
Nel caso prospettato, il costo te lo sei dedotto (x involontario errore) quindi a mio avviso la sopravvenienza "correttiva" va tassata.
Che ne pensi?
Ciao - Gianni
 
Ciao Alex, come stai!? E' un po' che non ci si confronta...
Ti rispondo rapidamente, se ho tempo stasera approfondisco ma sarà difficile: l'errata contabilizzazione del costo (errore involontario) ha comportato un vantaggio fiscale, per questo io tasserei la sopravvenienza, per restituire il "maltolto" al fisco.
Faccio un esempio che nulla c'azzecca con la questione sollevata dall'utente: svaluto un credito non avendone diritto fiscale (es. ho già accantonato lo 0,50% al fondo rischi). Tale svalutazione la faccio a mezzo iscrizione in un fondo svalutazione nominativo. Fiscalmente non è deducibile, quindi in ddrr ripresa in aumento di tale accantonamento. Poi il cliente miracolosamente mi paga:
CASSA @ CLIENTE
FONDO SVALUTAZIONE @ SOPRAVVENIENZE NON TASSABILI
perchè? La sopravvenienza è non tassabile perchè non fu dedotto l'accantonamento.
Nel caso prospettato, il costo te lo sei dedotto (x involontario errore) quindi a mio avviso la sopravvenienza "correttiva" va tassata.
Che ne pensi?
Ciao - Gianni

Ciao Gianni, direi che non c'è male..tu come stai?
Innanzitutto grazie per l'esauriente risposta fornita. Ho riflettuto sulla questione e concordo che, in caso di errata contabilizzazione di un costo in esercizi precedenti, l'unica soluzione sia quella di "depurare" l'indebito vantaggio fiscale ottenuto iscrivendo come correttivo una sopravvenienza attiva tassabile.
Tuttavia a monte avrei operato nel seguente modo: iscrizione nel 2011 in ddrr di una variazione in aumento per il costo (es. di 100) non quantificabile in maniera oggettiva nell'esercizio di competenza (art. 109 TUIR). Nel 2012:
-Arriva la fattura di pari importo: iscrivo in contabilità FT DA RICEVERE a DEBITI V/FO. A fine anno in ddrr effettuo una variazione in diminuzione per 100, in modo tale da recuperare il beneficio fiscale della deduzione del costo rinviata dall'esercizio precedente (art. 109 TUIR afferma, infatti, che "le spese e gli altri componenti di cui nell'esercizio di competenza non sia ancora certa l'esistenza o determinabile in modo obiettivo l'ammontare concorrono a formarlo nell'esercizio in cui si verificano tali condizioni").
-Arriva la fattura di importo più basso (es. 80): iscrivo in contabilità sempre FT DA RICEVERE a DEBITI V/FO. Giro il saldo del conto FT DA RICEVERE a SOPRAVVENIENZA ATTIVA TASSABILE (20). In ddrr effettuo sempre una variazione in diminuzione di 100 che, a fronte di una sopravvenienza di 20, consente di dedurre correttamente il costo per 80.
Che te ne pare? Grazie come sempre per il confronto.
Buona domenica.
 
Ultima modifica:
Ciao Gianni, direi che non c'è male..tu come stai?
Innanzitutto grazie per l'esauriente risposta fornita. Ho riflettuto sulla questione e concordo che, in caso di errata contabilizzazione di un costo in esercizi precedenti, l'unica soluzione sia quella di "depurare" l'indebito vantaggio fiscale ottenuto iscrivendo come correttivo una sopravvenienza attiva tassabile.
Tuttavia a monte avrei operato nel seguente modo: iscrizione nel 2011 in ddrr di una variazione in aumento per il costo (es. di 100) non quantificabile in maniera oggettiva nell'esercizio di competenza (art. 109 TUIR). Nel 2012:
-Arriva la fattura di pari importo: iscrivo in contabilità FT DA RICEVERE a DEBITI V/FO. A fine anno in ddrr effettuo una variazione in diminuzione per 100, in modo tale da recuperare il beneficio fiscale della deduzione del costo rinviata dall'esercizio precedente (art. 109 TUIR afferma, infatti, che "le spese e gli altri componenti di cui nell'esercizio di competenza non sia ancora certa l'esistenza o determinabile in modo obiettivo l'ammontare concorrono a formarlo nell'esercizio in cui si verificano tali condizioni").
-Arriva la fattura di importo più basso (es. 80): iscrivo in contabilità sempre FT DA RICEVERE a DEBITI V/FO. Giro il saldo del conto FT DA RICEVERE a SOPRAVVENIENZA ATTIVA TASSABILE (20). In ddrr effettuo sempre una variazione in diminuzione di 100 che, a fronte di una sopravvenienza di 20, consente di dedurre correttamente il costo per 80.
Che te ne pare? Grazie come sempre per il confronto.
Buona domenica.
Ciao Alex, tutto bene grazie anche se il caldo m'abbacchia... Finito il trasloco? Spero sia andato tutto per il meglio.
In merito al tuo ragionamento e alla conseguente procedura, direi che fila ho un'unica osservazione più che altro di carattere pratico; ti premetto che io faccio il ragioniere in azienda e contabilizzo le operazioni conoscendole da vicino... Tu non so, ma ho l'impressione che lavorando in uno studio (ipotizzo) le "cartacce" ti arrivino direttamente dai tuoi clienti e tu archivierai e contabilizzerai. Fatta questa premessa, c'è da verificare bene il discorso della iniziale variazione in aumento sulla ddrr in quanto il costo "non è oggettivamente determinabile nel 2011": il mio compito tutto sommato è semplice e la variazione riesco a evidenziarla subito. Non so per il consulente esterno se il discorso, a livello pratico, abbia la medesima semplicità... ma temo fortemente di no.
Ciao - Gianni
 
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