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Collezionisti e Normativa DAC7

Andreness

Utente
Salve a tutti,

da quest'anno le piattaforme di vendita online come Subito, Ebay, Catawiki, Vinted ecc... saranno tenute a comunicare all'Agenzia delle Entrate eventuali ricavi ottenuti dagli utenti mediante annunci di vendita quando queste siano superiori a € 2000 oppure qualora si registri un numero di operazioni superiori a 30, in virtù dell'entrata in vigore della normativa europea DAC7.

Mi stavo domandando, come dovranno agire quindi gli appassionati di collezionismo che nel tempo libero si dedicano alla compravendita di qualunque tipo di articolo (francobolli, schede telefoniche, antiquariato, orologi, bottiglie di vino (e chi più ne ha più ne metta)?
Un collezionista per sua natura acquista ciò che gli interessa il più delle volte autofinanziandosi proprio dalla vendita di oggetti che non gli interessano più. Con l'andare del tempo le valutazioni di alcuni di questi pezzi da collezione però possono anche far generare utili importanti.

Se per esempio una persona avesse "investito" 30 anni fa in Rolex (che sembra un pò il business del momento...) e volesse vendere anche "SOLO" 1 orologio al mese su una di quelle piattaforme come Chrono24 andrebbe sicuramente a superare la soglia dei 2000 in un solo colpo...oppure se uno vendesse pezzo a pezzo la sua collezione di francobolli, al 31esimo esemplare dovrebbe già essere segnalato anche qualora costassero 10 centesimi l'uno.

Come si risolve la cosa?
Dovranno tutti quanti aprire partita IVA oppure si andrà semplicemente a inserire i ricavi tra i redditi diversi (quadro E del modello 730 o quadro RL del modello redditi PF) pagando l'IRPEF? E in questo caso si andrebbe a calcolare sul totale del venduto (diciamo il "fatturato") o sulla eventuale "plusvalenza"?
Dopotutto quasi sempre si tratta di beni usati ed è difficile stabilire la plusvalenza se fossero stati acquistati 30 anni prima...

Grazie
 
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