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collegio sindacale

L

luigi

Ospite
<HTML>Salve a tutti, mi serve un aiuto.
Per fare un favore ad un amico ho accettato la carica di presidente del coll. sindacale per una coop. di nuova costituzione. Detta coop. non e' mai decollata, gli amministratori non sono mai reperibili, mi anno assicurato che avrebbero fatto il cambio dell'intero coll.sindacale cose che non e' avvenuta a tutt'oggi.
Cosa posso fare? posso fare un verb. del coll. dove si dimette tutto il coll. e depositarlo presso la CCIAA? Magari con data retroattiva? O c'e' un altro modo per svincolarmi da detta carica?
Grazie.</HTML>
 
<HTML>Bhe, devi mandare una lettera di dimissione dalla carica da presidente del coll. sindacale all'amministratore o presidente e sincerarti che lo comunichi in tempo utile alla CCIAA onde evitare sanzioni a carico della soc. e a carico tuo!!!!
Comunque nel periodo della tua carica devi comunque svolgere i controlli trimestrali a norma di legge e redigere i relativi verbali della società e trascriverli sul libro sel coll.sind.

Ciao.</HTML>
 
<HTML>Bhe, devi mandare una lettera di dimissione dalla carica da presidente del coll. sindacale all'amministratore o presidente e sincerarti che lo comunichi in tempo utile alla CCIAA onde evitare sanzioni a carico della soc. e a carico tuo!!!!
Comunque nel periodo della tua carica devi comunque svolgere i controlli trimestrali a norma di legge e redigere i relativi verbali della società e trascriverli sul libro sel coll.sind.

Ciao.</HTML>
 
<HTML>C'é solo un modo (indolore e veloce) per uscire da queste situazioni: farsi sostituire.
La soluzione sopra prospettata é anche la più difficile da perseguire: comunque se sei in difficoltà, perché temi la liquidazione coatta amministrativa della cooperativa, incomincia a verbalizzare tutte le omissioni e le anomalie che riscontri nella cooperativa.
Comunque, se mi posso permettere un consiglio, non limitarti a verbalizzare a libro sindaci: finita la verifica raccomandata, con resoconto della verifica, a tutti gli amministratori.
Altro consiglio: dimissioni di tutto il Collegio sindacale (che comunque non avranno effetto fino alla sostituzione) con raccomandata R.R.
Sempre per le dimissioni: notifica, a mezzo ufficiale giudiziario, al Registro imprese delle dimissioni rassegnate e della mancata sostituzione del collegio sindacale e, notifica per conoscenza agli amministratori, sempre a mezzo ufficiale giudiziario, del medesimo atto.
Nel passato ho dovuto usare questa strategia (perchè non volevano sostituirmi) e ha funzionato: quando gli amministratori si vedranno bersagliati da raccomadate in cui evidenzi le mancanze e le inadempienze si affretteranno a sostituirti (soprattutto la notifica a mezzo ufficiale giudiziario,il cui costo é rappresentato da pochi, si é rivelata particolarmente efficace).
Inoltre é periodo di approvazione di bilanci: niente assemblea totalitaria, obbligali a convocare l'assemblea nei modi e nei termini previsti dallo statuto sociale.
Evidenzia nella relazione del Collegio sindacale tutto quello che hai rilevato durante le verifiche.
Rendi la vita sociale complessa: FAI SEMPRE RIFERIMENTO ALLO STATUTO ED IMPONI AGLI AMMINISTRATORI DI RISPETTARLO.
Se non adempiono inchiodali: verbalizza tutto quello che é giusto verbalizzare.
Altra cosa: un sindaco può accedere quando vuole presso la sede della cooperativa e non necessariamente le verifiche devono essere trimestrali (come minimo devono essere trimestrali), ma se vuoi puoi fare una verifica un giorno si e un giorno no e nessuno ti può dire nulla.
Dopo un mese di questo trattamento stai tranquillo che "ti pagano" per toglerti dai piedi.
Ciao e auguri, e ricorda da qualsiasi situazione difficile si può uscire basta sapere che strategie utilizzare.</HTML>
 
<HTML>Oltre a quanto sacrosantamente consigliatoti da Roberto, cautlarmente manda anche una notificazione all'ente preposto alla verifica biennale che può essere il ministero del lavoro o la centrale di riferimento.

Questo è un peculiare vantaggio degli organi delle cooperative che possono dimostrare di aver interessato la pubblica autorità perchè prendesse gli opportuni provvedimenti del caso.

ciao</HTML>
 
<HTML>Sono pienamente d'accordo con Piera e Roberto per quanto attiene le procedure; tuttavia, in caso di dimissioni in corso d'anno, anche se accettate, rimane sempre il dubbio se il bilancio debba essere firmato dal sindaco uscente o dal subentrante?
Al riguardo vorrei prospettarti questo caso capitatomi:
sindato effettivo dimissionario dal 30/10./99
verifiche effettuate dal sindaco dimissionario in corso d'anno: 3
sindaco dimissionario sostituito dal sindato supplente il 18/12/99
Bilancio 1999 approvato in seduta congiunta da Consiglio d'Amm.ne e Collegio Sind. entro il 30/04/00
Il nuovo sindaco effettivo (ex supplente) mette a verbale la sua non approvazione in quanto non si ritiene soddisfatto delle verifiche precedenti e non intende firmare il bilancio
Il vecchio sindaco, interpellato, sostiene che non firma il Bilancio in quanto, pur avendo effettuato le veriche, non ha partecipato alla riunione di approvazione del Bilancio in questione in quanto dimissionario .
Tutto ciò in quanto entrambi temevanono che firmando il Bilancio potessero essere chiamati a risponderne, in solido con gli Amministratori, civilmente e fiscalmente.
Rimane il fatto che in assenza della firma di un Sindaco effettivo il Bilancio non è approvato (o no?)
Ti confesso che non trovando massime giurisprudenziali che mi aiutassero a dipanare la matassa ho cercato di far ragionare i due Sindaci fino ad indurli a firmare entrambi.
Direte che è stata una soluzione equa, purtuttavia, a tuttoggi, mi è rimasto il dubbio che sia poco ortodossa.
Scusate se da un problema ne ho fatto nascere un altro, ma ritengo che questo costituisca una faccia di quello principale e di cui non si può tenerne conto per darne una soluzione completa.
arrivederci</HTML>
 
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