Giulia14
Utente
Buongiorno, vi spiego il mio problema.
Sono una trentenne laureata in lingue orientali e vorrei organizzare un corso di giapponese presso una ONLUS gestita da una mia conoscente. Lei mi affitterebbe la sala (a pagamento), mi farebbe la ricevuta e io organizzarei il tutto (trovare le persone, presentare il corso, ecc.).
Il problema ovviamente è a livello fiscale perché io non ho la partita IVA, sono fiscalmente ancora a carico di mia madre e non so come gestire l'eventuale guadagno. Essendo un corso che al 99% avrebbe successo (il giapponese è una lingua che interessa a molti, soprattutto giovani, quindi non avrei problemi a trovare persone interessate) prevedo di superare il famoso limite dei 2.840,51 euro previsti come limite nel caso di figlio a carico, e ciò mi obbliga a pensare bene a come muovermi. Inoltre dell'insegnamento vorrei provare a farne una professione, essendo io l'unica in tutta la provincia a conoscere il giapponese, quindi non vorrei fare il corso una volta sola, ma proporlo più volte durante l'anno, iniziando una collaborazione continua con questa ONLUS.
Secondo voi come mi conviene muovermi?
Prima di partire col corso dovrei aprire partita IVA (magari col regime forfettario)?
Come già detto la titolare della ONLUS mi rilascerà solamente la ricevuta dell'affitto della sala, per tutto il resto se ne laverà -giustamente- le mani e dovrò vedermela io.
Vi prego, datemi qualche consiglio perché non voglio fare stupidaggini!
Grazie!
Giulia
PS. ritengo che il corso possa avere successo perché in passato ho già insegnato (ho tenuto due corsi di giapponese, presso un Centro di Aggregazione Giovanile della mia città) e i posti si sono riempiti subito. Solo che quella volta ero sotto i 24 anni e non ho superato il limite per il figlio a carico, quindi non mi sono preoccupata più di tanto... ma stavolta vorrei impostare una cosa più "seria" ed essere fiscalmente impeccabile. Quindi accetto consigli!
Sono una trentenne laureata in lingue orientali e vorrei organizzare un corso di giapponese presso una ONLUS gestita da una mia conoscente. Lei mi affitterebbe la sala (a pagamento), mi farebbe la ricevuta e io organizzarei il tutto (trovare le persone, presentare il corso, ecc.).
Il problema ovviamente è a livello fiscale perché io non ho la partita IVA, sono fiscalmente ancora a carico di mia madre e non so come gestire l'eventuale guadagno. Essendo un corso che al 99% avrebbe successo (il giapponese è una lingua che interessa a molti, soprattutto giovani, quindi non avrei problemi a trovare persone interessate) prevedo di superare il famoso limite dei 2.840,51 euro previsti come limite nel caso di figlio a carico, e ciò mi obbliga a pensare bene a come muovermi. Inoltre dell'insegnamento vorrei provare a farne una professione, essendo io l'unica in tutta la provincia a conoscere il giapponese, quindi non vorrei fare il corso una volta sola, ma proporlo più volte durante l'anno, iniziando una collaborazione continua con questa ONLUS.
Secondo voi come mi conviene muovermi?
Prima di partire col corso dovrei aprire partita IVA (magari col regime forfettario)?
Come già detto la titolare della ONLUS mi rilascerà solamente la ricevuta dell'affitto della sala, per tutto il resto se ne laverà -giustamente- le mani e dovrò vedermela io.
Vi prego, datemi qualche consiglio perché non voglio fare stupidaggini!
Grazie!
Giulia
PS. ritengo che il corso possa avere successo perché in passato ho già insegnato (ho tenuto due corsi di giapponese, presso un Centro di Aggregazione Giovanile della mia città) e i posti si sono riempiti subito. Solo che quella volta ero sotto i 24 anni e non ho superato il limite per il figlio a carico, quindi non mi sono preoccupata più di tanto... ma stavolta vorrei impostare una cosa più "seria" ed essere fiscalmente impeccabile. Quindi accetto consigli!