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cessione quote: valutare il premio di maggioranza

Kob

Utente
devo effettuare una valutazione di una quota di Srl e mi trovo dinanzi a questo problema:

a) la quota in se rappresenta un nominale del 5% del capitale sociale;
b) un altro socio che attualmente detiene il 46% del capitale sociale si è dichiarato disponibile all'acquisto.

Ora è chiaro che se si vende a lui questo ulteriore 5%, questi diventa socio con la maggioranza assoluta e, pertanto, credo che debba corrispondere un "plus" per il premio di maggioranza (voglio dire: se acquista un altro socio che già detiene il 25% del capitale sociale ... non è la stessa cosa!).

quindi avremo una situazione del tipo:

1) se vendo il 5% al socio Alfa (che detiene il 25%) il prezzo sarà 100;
2) se vendo il 5% al socio Beta (che detiene il 46%) il prezzo sarà 100 + x (premio di maggioranza).

Per comodità tralasciamo ogni questione legata all'esercizio del diritto d'opzione, il ragionamento sopra riassunto Vi torna? Oppure sono fuori strada?

Qualche idea (criterio) per la stima del premio di maggioranza?
 
Riferimento: cessione quote: valutare il premio di maggioranza

Bella domanda, provo a rispondere.

Personalmente ritengo che il cosiddetto “premio di maggioranza” possa essere considerato più oggetto di trattativa tra le parti che di valutazione della quota. In fondo anche gli altri soci potrebbero aver interesse a pagare un maggior quid pur di non far raggiungere la maggioranza assoluta al socio possessore del 46%.

Inoltre dalla Tua relazione percepisco che sia il socio al 5% a farsi promotore della vendita più che il socio al 46% a farsi promotore per l'acquisto.

Di solito il valutatore delle quote esegue la valutazione dell'intera azienda, ripartendo poi in percentuale il valore su ogni frazione posseduta.

A tentar di dare un maggior valore sarà il venditore o il suo intermediario, cercando di sfruttare le proprie abilità mercantili volte a far perno sul forte interesse che possa essere nutrito dall'acquirente.

Riguardo alle idee per individuare un criterio di valutazione sarebbe opportuno parametrizzare i seguenti dati:
il numero dei soci (più soci ci sono e più è difficile per loro coalizzarsi a pregiudizio del socio di maggioranza relativa);
il grado eventuale di conflitto latente all'interno della compagine;
prospettive di espansione futura della società laddove possa avere un peso determinante il socio di maggioranza (es. scelta di nuova ubicazione della struttura o di sedi secondarie);
ed, infine soprattutto, :D la possibilità di scegliersi la segretaria più bella.

ciao
 
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