Salve, mi trovo nella seguente situazione: un cliente dello studio (artigiano-pizzeria d'asporto), ha rilevato nel febbraio dell'anno scorso una pizzeria già esistente, al prezzo in atto di 15.000 euro (10.000 di attrezzature e 5.000 di avviamento), dopo neppure un anno, complice la crisi, ha chiuso il 2008 con un utile di nemmeno 7.000 euro.
L'alternativa alla chiusura era la cessione, per fortuna è stato trovato un acquirente disposto a rilevarla..quale dovrebbe essere il valore di cessione? e quale quello dell'avviamento?
In base alla formula prevista ex art. 2, comma 4, D. P. R. n. 460 del 1996, l'avviamento si aggirerebbe sui 20.000 euro....supponendo che il prezzo di cessione sia proprio questo, si venderebbero le attrezzature a zero (quindi realizzando una minusvalenza di 8.000 euro) e l'avviamento a 20.000 euro?!
L'acquirente ovviamente non sarebbe molto d'accordo... come uscirne?
L'alternativa alla chiusura era la cessione, per fortuna è stato trovato un acquirente disposto a rilevarla..quale dovrebbe essere il valore di cessione? e quale quello dell'avviamento?
In base alla formula prevista ex art. 2, comma 4, D. P. R. n. 460 del 1996, l'avviamento si aggirerebbe sui 20.000 euro....supponendo che il prezzo di cessione sia proprio questo, si venderebbero le attrezzature a zero (quindi realizzando una minusvalenza di 8.000 euro) e l'avviamento a 20.000 euro?!
L'acquirente ovviamente non sarebbe molto d'accordo... come uscirne?