<HTML>Premesso che è buona norma (direi obbligatorio) costituire il fondo di ammortamento anche per i beni cosiddetti spesabili nell'esercizio ex comma 6, articolo 67 Tuir, tant'è che nessuna norma li esclude dalla loro registrazione nel libro dei cespiti o documento analogo. L'ammortamento diretto è anche sconsigliato dal Principio contabile n.12 D.C.
Posta la precisazione di cui sopra, la vendita di un cespite non potrà mai generare una sopravvenienza attiva, possedendo quest'ultima carattere di straordinarietà, quindi collocabile nell'area "E" del bilancio europeo.
La vendita di un cespite che sia stumentale all'attività dell'azienda, quindi non mero bene patrimoniale, produce ovviamente una plusvalenza oppure una minusvalenza patrimoniale, sicchè il suo trattamento fiscale risulta essere totalmente diverso dalle sopravvenienze attive e/o passive.
La fattispecie da lei prospettata è chiara plusvalenza patrimoniale non sopravvenienza attiva. Quindi segue la sorte dell'area B.14 "oneri diversi di gestione" nel caso di minusvalenza, e area "A.5" nel caso di plusvalenza.
Il soggetto non obbligato alla redazione del bilancio europeo dovrà rilevare la minuv. oppure la plusvalenza.
Spero di essere stato sufficientemente esauriente.
Bye bye</HTML>
