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cartella esattoriale non seguita da azioni esecutive

catia

Utente
salve a tutti vi chiedo gentilmente di aiutarmi con questo caso:

una cartella esattoriale notificata anni fa (es. 1999, 2001, ecc.) cui non ha fatto seguito ricorso nè il pagamento nè azioni esecutive da parte del concessionario riscossioni tributi. posso chiederne l'annullamento per intervenuta prescrizione del credito oggetto della cartella? se sì in che modo?

grazie mille!!!!!!
 
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guarda che dalla notifica della cartella decorre il termine decennale di prescrizione (c.d. prescrizione ordinaria): sei sicura che sia decorso detto termine? Mi pare che sia troppo presto per sperare nella prescrizione ...
 
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ciao, ma credo che dalla notifica della cartella decorra il termine di prescrizione previsto per quel determinato credito oggetto della stessa (es. termine quinquennale per le multe), oppure mi sto sbagliando?
 
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mi spiace, ma ribadisco che nel caso di specie si applica la prescrizione decennale: ad ogni buon conto, di quale tipo di crediti stiamo parlando?
 
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di multe e tasse automobilistiche. mi puoi spiegare gentilmente perchè cambia il termine di prescrizione? grazie mille
 
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Multe:
L’ art. 28 della L.24.11.1981, n. 689 prevede che il diritto a riscuotere le somme dovute per le violazioni amministrative si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stato commesso l’illecito. Pertanto la cartella esattoriale deve essere notificata al debitore entro il predetto termine prescrizionale.
Tassa automobilistica
Art. 5 del decreto-legge 30 dicembre 1982, n. 953, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1983, n. 53, e modificato da art. 3, D.L. n. 2/1986
L'azione dell'Amministrazione finanziaria per il recupero delle
tasse dovute dal 1° gennaio 1983 per effetto dell'iscrizione di veicoli o autoscafi nei pubblici registri e delle relative penalità si prescrive con
il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento. Nello stesso termine si prescrive il diritto del
contribuente al rimborso delle tasse indebitamente corrisposte.
Tieni presente che la legge finanziaria 2003 ha dato la possibilità alle regioni di aderire al condono fiscale, fino all'anno 2002.
Se la regione ha aderito al condono i termini sono stati aumentati di due anni.

Vi sono sentenza di Cassazione favorevoli da utlizzare in caso di proposizione di ricorso
 
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temo che stiate confondendo il termine di decadenza concesso all'amministrazione (erariale e non) per l'esercizio del proprio potere con il termine di prescrizione concesso al'esattore per recuperare il credito che gli è stato affidato. Il punto di partenza è verificare se le somme sono state iscritte a ruolo nei termini (e questo aspetto lo do per scontato); quindi, l'esattore notifica la cartella e la domanda che è stata posta da catia riguarda il termine ultimo per l'esercizio dell'azione esecutiva. Ciò premesso, ritengo applicabile l'ordinaria prescrizione decennale ai sensi dell'art. 2946 c.c. Poco importa la natura del credito per il quale l'esattore procede (multe, IVA, IRPEF, IRAP): si tratta di un credito che scaturisce da una cartella non opposta nei termine; ergo il credito si è "consolidato", ergo valoe l'ordinaria prescrizione decennale. I riferimenti normativi citati dal Contabile mi sembrano poco pertinenti al caso in questione, perchè si discute di somme già iscritte a ruolo e cartelle notificate da tempo. Diverso il discorso se le cartelle non fossero state notificate, perchè in tal caso il destinataio potrebbe opporre tutte le eccezioni possibili sul merito della richiesta (ivi compresa l'eccezione di intervenuta decadenza; in particolare, si dice che la cartella di pagamento sia un atto avente natura recettizia, sino a quando non viene notificato, il destinatario non conosce la pretenza e non può contestarne la fondatezza).
 
Riferimento: cartella esattoriale non seguita da azioni esecutive

ti ringrazio Kob, ma perchè usi il termine "RITENGO" che si applichi la prescrizione decennale, non è certo che sia così voglio dire ci sono orientamenti giurisprudenziali diversi?

comunque un altro professionista in materia tributaria mi ha ribadito il tuo stesso parere.

ti ringrazio sei gentilissimo!!
 
Riferimento: cartella esattoriale non seguita da azioni esecutive

ho scritto "ritengo" perchè in generale sono restio a dare per certa una cosa (qualsiasi cosa) in materia tributaria: la mano sul fuoco ... di sicuro non la metto! Ho imparato a mie spese che c'è sempre un margine di errore nelle interpretazioni - una zona d'ombra - e la cautela è di rigore ... Ti faccio un esempio che secondo me rende bene l'idea. In tema di contenzioso tributario, l'assisenza obbligatoria di un difensore (avvocato, commercialista, ecc.) è prevista solo nel caso di cause di valore unitario superiore ad euro 2.582, per cui a rigore sembrerebbe che un ricorso proposto da un contribuente (personalmente) per una causa di valore unitario 1 milione di euro debba essere dichiarato inammissibile ... così non è ... perchè la corte costituzionale - dopo alterne vicissitudini - ha dichiarato che in questa eventualità prima di dichiarare inammissibile il ricorso, il presidente della commissione deve dare termine al contribuente di munirsi di un difesore: come vedi una norma - all'apparenza chiara - ha di fatto una sua interpretazione originale dal punto di vista pratico.
Comunque, ritornando al caso specifico che ti interessa, non vedo ostacoli alla prescrizione decennale (purtroppo per il tuo cliente)
 
Riferimento: cartella esattoriale non seguita da azioni esecutive

ho scritto "ritengo" perchè in generale sono restio a dare per certa una cosa (qualsiasi cosa) in materia tributaria: la mano sul fuoco ... di sicuro non la metto! Ho imparato a mie spese che c'è sempre un margine di errore nelle interpretazioni - una zona d'ombra - e la cautela è di rigore ... Ti faccio un esempio che secondo me rende bene l'idea. In tema di contenzioso tributario, l'assisenza obbligatoria di un difensore (avvocato, commercialista, ecc.) è prevista solo nel caso di cause di valore unitario superiore ad euro 2.582, per cui a rigore sembrerebbe che un ricorso proposto da un contribuente (personalmente) per una causa di valore unitario 1 milione di euro debba essere dichiarato inammissibile ... così non è ... perchè la corte costituzionale - dopo alterne vicissitudini - ha dichiarato che in questa eventualità prima di dichiarare inammissibile il ricorso, il presidente della commissione deve dare termine al contribuente di munirsi di un difesore: come vedi una norma - all'apparenza chiara - ha di fatto una sua interpretazione originale dal punto di vista pratico.
Comunque, ritornando al caso specifico che ti interessa, non vedo ostacoli alla prescrizione decennale (purtroppo per il tuo cliente)

Ciao, spero che il thread sia ancora 'fresco'... ho lo stesso problema sorpa riportato avendo scoperto di avere alcune cartelle riferentesi agli anni 1999 e 2002 notificate, do per scontato correttamente, ma non seguite da alcuna azione che possa aver interrotto la decorrenza dei termini per la prescrizione della loro esigibilità.

Ho cambiato per tre volte residenza ma sempre all'interno della stessa regione (Liguria) e sempre comunicando tempestivamente all'anagrafe le variazioni e mantenendo sempre e comunque il lavoro dipendente nello stesso settore e nella stessa azienda dal 1998 al 2005. Ho trovato che la Legge 335 art. 3 commi 9 e 10 del 8/8 1995 ha ridotto i termini di ricorrenza della prescrizione da 10 a 5 anni anche per i crediti riportati dalle cartelle esattoriali, cosa che contrasta con quanto asserito nell'ultimo post.

Potrei avere un chiarimento in merito? Ho in ballo quasi 6.000 euro di cui 1.500 credo si riferiscano ad errori ma per il resto fondamentalmente corretti...

Grazie infinite

Fabio
Savona
 
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