elisaman
Utente
Buongiorno,
Vi scrivo per chiedervi consiglio in merito a una questione particolare. Siamo un nucleo di 3 persone con un neonato. Ho quindi richiesto la Carta Acquisti, in quanto il beneficiario è la minore di 3 anni nata nel 2016 e lo scorso anno mi era stata concessa.
Quest'anno ho rifatto la dichiarazione ed il valore Isee e risulta essere di circa 700 €.
Il problema sta nel valore del patrimonio mobiliare del nucleo che risulta essere di quasi 17.000 €, mentre il limite per la concessione della carta è di 15.000.
Ecco l'inghippo: tale valore è così alto a causa di un libretto postale cointestato sul quale mia sorella, a mia insaputa, durante i primi mesi del 2016 aveva depositato una somma consistente di denaro, derivato dal suo lavoro.
Ovviamente tale somma era a disposizione di lei sola. Quando ho saputo ciò, ho fatto chiudere tale libretto cointestato e lei ne ha aperto uno a nome suo soltanto.
Però per il 2016, tale somma risulta anche a mio nome, nonostante non fosse a mia disposizione.
Può una dichiarazione (o cosa?) di mia sorella nella quale dice di aver depositato da un suo personale conto una somma a sola sua disposizione e farmi ottenere quel piccolo (ma utilissimo) contributo? A chi devo rivolgermi, chi è competente per tale questione? Ufficio Inps, CAF o Ufficio dell'agenzia delle entrate?
Grazie!! Elisa
Vi scrivo per chiedervi consiglio in merito a una questione particolare. Siamo un nucleo di 3 persone con un neonato. Ho quindi richiesto la Carta Acquisti, in quanto il beneficiario è la minore di 3 anni nata nel 2016 e lo scorso anno mi era stata concessa.
Quest'anno ho rifatto la dichiarazione ed il valore Isee e risulta essere di circa 700 €.
Il problema sta nel valore del patrimonio mobiliare del nucleo che risulta essere di quasi 17.000 €, mentre il limite per la concessione della carta è di 15.000.
Ecco l'inghippo: tale valore è così alto a causa di un libretto postale cointestato sul quale mia sorella, a mia insaputa, durante i primi mesi del 2016 aveva depositato una somma consistente di denaro, derivato dal suo lavoro.
Ovviamente tale somma era a disposizione di lei sola. Quando ho saputo ciò, ho fatto chiudere tale libretto cointestato e lei ne ha aperto uno a nome suo soltanto.
Però per il 2016, tale somma risulta anche a mio nome, nonostante non fosse a mia disposizione.
Può una dichiarazione (o cosa?) di mia sorella nella quale dice di aver depositato da un suo personale conto una somma a sola sua disposizione e farmi ottenere quel piccolo (ma utilissimo) contributo? A chi devo rivolgermi, chi è competente per tale questione? Ufficio Inps, CAF o Ufficio dell'agenzia delle entrate?
Grazie!! Elisa