Salve a tutti, da tre mesi ho iniziato pratica in uno studio legale e da gennaio dovrò aprire la partita Iva per consentire al mio dominus di liquidarmi un rimborso spese di 800 euro mensili.
Ho iniziato a documentarmi su come funziona il mondo fiscale e questo è il risultato a cui sono giunta:
Regime dei "contribuenti minimi":
Art. 1 comma 105 l. 24 Dicembre 2007, n. 244:
Al reddito si applica un'imposta sostitutiva dell'imposta sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell'IRAP pari al 20 per cento, per cui:
800*20%=160 euro (mensili)
L’Agenzia delle Entrata ha chiarito che le spese di vitto e alloggio per i contribuenti minimi sono deducibili integralmente. Ciò vuol dire che posso dedurre dal mio reddito lordo (800 euro) la spesa che sostengo ogni giorno per pranzare? L’aliquota sostitutiva del 20% si applica, dunque, su 800 al netto di tali spese (le uniche che sostengo)?
In quanto contribuente minimo, posso godere delle detrazioni per tipologia di reddito?
Questa la tabella che ho trovato con riferimento all’anno 2007/2008:
Detrazioni per redditi da Lavoro Autonomo
Reddito complessivo annuo
da euro sino euro Importo annuo euro
1 0.001,00 4.800,00 1.104,00
2 4.801,00 55.000,00 1.225 x [(55.000 - RC) : 50.200]
Per cui, nel mio caso, la detrazione dovrebbe essere:
1.225*[(55.000 - 9600(reddito lordo annuale) : 50.200] = 1.107 euro annue (92,25 euro al mese)
Se tutti i calcoli sono esatti (e non prendendo in considerazione l’eventuale deduzione dal reddito imponibile delle spese di vitto), ciò che dovrei mettere da parte ogni mese a titolo di imposta è:
160-92,25=67,75
La ritenuta del 20% deve necessariamente essere fatta dal committente? Per cui al momento della dichiarazione devo presentare gli scontrini che documentino le spese sostenute, applicare le detrazione ed andare così a credito? Oppure posso evitare la ritenuta in fattura e versare direttamente l’importo esatto?
Per quanto riguarda i contributi INPS:
Aliquota gestione separata obbligatoria: 24,72%, di cui 2/3 a carico del committente (16,48%) ed 1/3 a mio carico (8,24%), per cui:
800*8,24%=65,92 euro (mensili)
In sostanza, dunque, tra imposte e contributi ciò che dovrò tenere da parte al mese è:
67,75+65,92=133,67??
Regime fiscale agevolato:
Art. 13 l. 23 Dicembre 2000, n. 388:
Prevede che le persone fisiche che intraprendano, tra le altre, un’attività professionale possono, per i primi 3 anni, avvalersi di un regime fiscale agevolato che prevede il pagamento di un'imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali pari al 10% del reddito di lavoro autonomo (se non si supera un ammontare di compensi pari a più o meno 30.000 euro annue).
Per cui, fermi restando gli adempimenti IVA, la situazione dovrebbe essere:
800*10%=80 euro (mensili)
Per quanto riguarda l’IRAP, l’Agenzia delle Entrate ha emanato la circolare n. 45/E del 13 giugno 2008 in cui ha precisato che, sulla base delle sentenze emesse dalla Corte di Cassazione, l’assoggettamento generalizzato ad IRAP degli esercenti arti e professioni non è più valido.
Per cui, il tributo non è dovuto da parte dei contribuenti privi del requisito dell'autonoma organizzazione e quest'ultima si ha sempre quando ricorre almeno uno dei seguenti presupposti, da valutare caso per caso:
a) impiego, “in modo non occasionale, di lavoro altrui”;
b) utilizzo di “beni strumentali eccedenti, per quantità o valore”, le necessità minime per l’esercizio dell’attività.
In assenza di altri elementi più significativi, l'Agenzia ritiene che gli Uffici possano considerare non sussistente il presupposto dell’autonoma organizzazione e, quindi, non coltivare il contenzioso, nei casi in cui l’artista o il professionista possa considerarsi “contribuente minimo” ai sensi del comma 96 dell’articolo 1 della legge finanziaria 2008, a prescindere dalla circostanza che lo stesso si sia avvalso o meno del relativo regime fiscale.
Alla luce di ciò, pur non avvalendomi del regime previsto per i c.d. “contribuenti minimi” ma optando per il regime fiscale agevolato al 10%, sono comunque esonerata dall’obbligo di pagare l’IRAP?
Posso, anche qui, valermi della detrazione per tipologia di reddito?
Perdonatemi per la prolissità, ma vorrei essere sicura di avere capito bene ad aver fatto bene i miei calcoli.
Ciò che invece non ho ancora capito è come funziona il sistema degli acconti.
C'è qualcuno che può aiutarmi in meirto per favore?
Grazie a tutti!!!
Ho iniziato a documentarmi su come funziona il mondo fiscale e questo è il risultato a cui sono giunta:
Regime dei "contribuenti minimi":
Art. 1 comma 105 l. 24 Dicembre 2007, n. 244:
Al reddito si applica un'imposta sostitutiva dell'imposta sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell'IRAP pari al 20 per cento, per cui:
800*20%=160 euro (mensili)
L’Agenzia delle Entrata ha chiarito che le spese di vitto e alloggio per i contribuenti minimi sono deducibili integralmente. Ciò vuol dire che posso dedurre dal mio reddito lordo (800 euro) la spesa che sostengo ogni giorno per pranzare? L’aliquota sostitutiva del 20% si applica, dunque, su 800 al netto di tali spese (le uniche che sostengo)?
In quanto contribuente minimo, posso godere delle detrazioni per tipologia di reddito?
Questa la tabella che ho trovato con riferimento all’anno 2007/2008:
Detrazioni per redditi da Lavoro Autonomo
Reddito complessivo annuo
da euro sino euro Importo annuo euro
1 0.001,00 4.800,00 1.104,00
2 4.801,00 55.000,00 1.225 x [(55.000 - RC) : 50.200]
Per cui, nel mio caso, la detrazione dovrebbe essere:
1.225*[(55.000 - 9600(reddito lordo annuale) : 50.200] = 1.107 euro annue (92,25 euro al mese)
Se tutti i calcoli sono esatti (e non prendendo in considerazione l’eventuale deduzione dal reddito imponibile delle spese di vitto), ciò che dovrei mettere da parte ogni mese a titolo di imposta è:
160-92,25=67,75
La ritenuta del 20% deve necessariamente essere fatta dal committente? Per cui al momento della dichiarazione devo presentare gli scontrini che documentino le spese sostenute, applicare le detrazione ed andare così a credito? Oppure posso evitare la ritenuta in fattura e versare direttamente l’importo esatto?
Per quanto riguarda i contributi INPS:
Aliquota gestione separata obbligatoria: 24,72%, di cui 2/3 a carico del committente (16,48%) ed 1/3 a mio carico (8,24%), per cui:
800*8,24%=65,92 euro (mensili)
In sostanza, dunque, tra imposte e contributi ciò che dovrò tenere da parte al mese è:
67,75+65,92=133,67??
Regime fiscale agevolato:
Art. 13 l. 23 Dicembre 2000, n. 388:
Prevede che le persone fisiche che intraprendano, tra le altre, un’attività professionale possono, per i primi 3 anni, avvalersi di un regime fiscale agevolato che prevede il pagamento di un'imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali pari al 10% del reddito di lavoro autonomo (se non si supera un ammontare di compensi pari a più o meno 30.000 euro annue).
Per cui, fermi restando gli adempimenti IVA, la situazione dovrebbe essere:
800*10%=80 euro (mensili)
Per quanto riguarda l’IRAP, l’Agenzia delle Entrate ha emanato la circolare n. 45/E del 13 giugno 2008 in cui ha precisato che, sulla base delle sentenze emesse dalla Corte di Cassazione, l’assoggettamento generalizzato ad IRAP degli esercenti arti e professioni non è più valido.
Per cui, il tributo non è dovuto da parte dei contribuenti privi del requisito dell'autonoma organizzazione e quest'ultima si ha sempre quando ricorre almeno uno dei seguenti presupposti, da valutare caso per caso:
a) impiego, “in modo non occasionale, di lavoro altrui”;
b) utilizzo di “beni strumentali eccedenti, per quantità o valore”, le necessità minime per l’esercizio dell’attività.
In assenza di altri elementi più significativi, l'Agenzia ritiene che gli Uffici possano considerare non sussistente il presupposto dell’autonoma organizzazione e, quindi, non coltivare il contenzioso, nei casi in cui l’artista o il professionista possa considerarsi “contribuente minimo” ai sensi del comma 96 dell’articolo 1 della legge finanziaria 2008, a prescindere dalla circostanza che lo stesso si sia avvalso o meno del relativo regime fiscale.
Alla luce di ciò, pur non avvalendomi del regime previsto per i c.d. “contribuenti minimi” ma optando per il regime fiscale agevolato al 10%, sono comunque esonerata dall’obbligo di pagare l’IRAP?
Posso, anche qui, valermi della detrazione per tipologia di reddito?
Perdonatemi per la prolissità, ma vorrei essere sicura di avere capito bene ad aver fatto bene i miei calcoli.
Ciò che invece non ho ancora capito è come funziona il sistema degli acconti.
C'è qualcuno che può aiutarmi in meirto per favore?
Grazie a tutti!!!