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buoni pasto

G

gianni

Ospite
<HTML>Come titolare di ditta individuale ho comprato buoni pasto da 5,16

euro caduno che spendo regolarmente per pranzare ogni giorno.

Ne compro per 500 euro ogni due mesi.

E' regolare lo scarico di queste fatture o e' contestabile.

Grazie.</HTML>
 
<HTML>Le norme sul reddito di impresa non ammettono la deduzione dei pasti dell'imprenditore. Oltre ai buoni pasto, nemmeno le ricevute dei ristoranti, quindi, sono deducibili dall'imprenditore individuale.</HTML>
 
<HTML>scusa diesse se mi permetto, ma io non son del tutto d'accordo:

potranno essere dedotte dal reddito di impresa i costi relativi a:
- vitto;
- alloggio;
a condizione che sia possibile provare che la spesa è effettivamente inerente alla produzione di ricavi.
Ipotizzando che il titolare dell’impresa, ubicata a Mantova, debba recarsi a Roma per motivi di lavoro (per eseguire una prestazione di servizi o una consegna di merci), è di tutta evidenza che le spese di vitto e alloggio risulteranno deducibili.
Viceversa, il sostenimento di spese di vitto, per ipotesi, nel giorno di sabato o domenica, in assenza di una prova documentale di prestazioni eseguite nei predetti giorni (documento di trasporto, ad esempio), configura un’indebita deduzione di costi, soggetti a ripresa a tassazione in caso di verifica fiscale.</HTML>
 
<HTML>Volevo solo precisare che l'attivita' della ditta individuale e' promotore finanziario equiparato ad agente di commercio.</HTML>
 
<HTML>aggiungo che cmq, l'iva è indeducibile e si capitalizza al costo del pasto.</HTML>
 
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