Gio.
Utente
Si sta' attivando una agitazione e movimentazione di protesta vivace contro la nuova pesante "burocratizzazione" per la fuizione del credito d'imposta nella misura del 55% riconosciuto a chi effettua interventi per la riqulaificazione energetica sugli immobili da parte Confindustria ed Ance.-
In due parole, mentre fino a ieri l'agevolazione spettava di diritto, con la manovra anticrisi approvata il 28.11 u.s. si e' stabilito che, con effetto gia' per l'anno in corso e per gli anni 2009-2010,essa dovra' essere telematicamente e sara' disponibile entro un tetto di fondi destinati allo scopo.-
Tutto cio' rappresenta una ingiusta e pesante penalizzazione, soprattutto per quelle PMI che gia' da quest'anno hanno gia' avviato opere rientranti nell'ambito dell'agevolazione 55%, facendo conto sulla certezza della spettanza di detto bonus.-
Lo sgravio fiscale del 55%, e' stata una misura che ha ottenuto effetti ingenti ed importanti.-
Ha messo in moto un giro di affari superiore a i 3 miliardi di €.ed ha permesso di ripagare lo sgravio fiscale previsto,attraverso l'emersione del sommerso e l'attivazione di una nuova economia.-Un'economia che piu' volte ha richiesto di puntare su questi settori- e' legata all'edilizia di qualita' ed al rilancio del sistema delle piccole e medie imprese,che si qualificano in un mercato ed in linea con altri Paese europei.-
Non si puo' tollerare che il mondo imprenditoriale ed a maggior ragione quella parte di imprese che hanno voluto crederee nei nuovi principi di "produzione" nel rispetto delle questioni climatiche ed ambientali,venga ignorato totalmente,con decisioni di politica economica e fiscale la cui adozione da parte del Governo pone seri problemi rispetto del dettato Costituzionale nonche' dello Statuto dei Diritti del Contribuente.-
In due parole, mentre fino a ieri l'agevolazione spettava di diritto, con la manovra anticrisi approvata il 28.11 u.s. si e' stabilito che, con effetto gia' per l'anno in corso e per gli anni 2009-2010,essa dovra' essere telematicamente e sara' disponibile entro un tetto di fondi destinati allo scopo.-
Tutto cio' rappresenta una ingiusta e pesante penalizzazione, soprattutto per quelle PMI che gia' da quest'anno hanno gia' avviato opere rientranti nell'ambito dell'agevolazione 55%, facendo conto sulla certezza della spettanza di detto bonus.-
Lo sgravio fiscale del 55%, e' stata una misura che ha ottenuto effetti ingenti ed importanti.-
Ha messo in moto un giro di affari superiore a i 3 miliardi di €.ed ha permesso di ripagare lo sgravio fiscale previsto,attraverso l'emersione del sommerso e l'attivazione di una nuova economia.-Un'economia che piu' volte ha richiesto di puntare su questi settori- e' legata all'edilizia di qualita' ed al rilancio del sistema delle piccole e medie imprese,che si qualificano in un mercato ed in linea con altri Paese europei.-
Non si puo' tollerare che il mondo imprenditoriale ed a maggior ragione quella parte di imprese che hanno voluto crederee nei nuovi principi di "produzione" nel rispetto delle questioni climatiche ed ambientali,venga ignorato totalmente,con decisioni di politica economica e fiscale la cui adozione da parte del Governo pone seri problemi rispetto del dettato Costituzionale nonche' dello Statuto dei Diritti del Contribuente.-
