Ho 62 anni; mia moglie ed io siamo in regime di separazione dei beni. Nel mese di luglio di quest'anno ho acquistato a mio nome un appartamento da ristrutturare a Roma allo scopo di trasferirci vicino casa di nostra figlia, mentre mia moglie sta cercando di vendere l’appartamento di Caserta, intestato a lei. Come accennato, siamo in procinto di iniziare (Covid permettendo) una profonda ristrutturazione dell'appartamento di Roma, puntando ad ottenere, sulla spesa da effettuare, l’agevolazione della detrazione fiscale del 50% in 10 anni. L’effettivo trasferimento nell’abitazione di Roma, con relativo cambio di residenza di entrambi, non potrà però avvenire se non alla fine di giugno 2021, in quanto mia moglie, insegnante, dovrà ultimare l’anno scolastico in corso prima di chiedere il trasferimento in una scuola romana. Il punto comunque è che personalmente, non lavorando più, mi trovo in mobilità fino a gennaio 2021, dopodiché farò richiesta di Ape Sociale in maniera da avvicinarmi il più possibile alla pensione a cui potrò accedere solo alla fine del 2025. La mia perplessità è basata sul fatto che, con l’Ape Sociale, ammesso che questo istituto venga confermato ogni anno fino al raggiungimento della mia pensione, la mia “capienza fiscale” credo sia molto ridotta (o mi sbaglio?), tanto da vanificare in buona parte il mio scopo di riuscire ad ottenere i significativi sgravi fiscali annuali a cui ho accennato. Vorrei quindi chiedere a chi è esperto in materia, quale potrebbe essere la migliore soluzione per mia moglie e per me, sebbene sappia che ci sarebbe anche le via dello sconto in fattura (o della cessione del credito), ma sembra che a praticarlo siano solo pochissime imprese. Ho poi letto dal sito dell'Agenzia delle Entrate, che avrebbe diritto alla detrazione (purché sostenga le spese e sia intestatario di bonifici e fatture) anche il familiare convivente del possessore dell'immobile oggetto dell'intervento (coniuge, ecc.). E' forse questa la soluzione migliore, che io faccia intestare le fatture degli interventi e degli acquisti per la ristrutturazione a mia moglie o magari, se possibile, ad entrambi? E inoltre, tale soluzione sarebbe compatibile con il nostro regime di separazione dei beni e con il fatto che per la nostra comune pratica di cambiamento di residenza, dovremo aspettare la metà del 2021? Ringrazio di cuore chi ha avuto la pazienza di leggere questa mia lettera fino a questo punto e, ancora di più, chi avrà la bontà di darmi qualche buon consiglio in proposito. Grazie.