<HTML>Ai fini della determinazione del costo dei beni strumentali non assumono rilievo, per espressa disposizione normativa, gli interessi passivi, in quanto questi trovano specifica disciplina nell'art. 63, comma 5, del TUIR.
Questa esclusione, tuttavia, é soggetta a deroga in quanto gli interessi passivi relativi a beni strumentali materiali o immateriali, possono essere portati ad incremento del costo del bene:
* fino all'entrata in funzione del bene stesso;
* per la quota ragionevolmente imputabile ai beni medesimi.
Occorre precisare che gli interessi passivi computabili ad incremento del costo del bene strumentale per l'azienda, riguardano esclusivamente finanziamenti specificatamente contratti per:
* la fabbricazione di beni strumentali, sia in economia che commissionata a terzi;
* l'acquisizione dei beni dal produttore o rivenditore.
L'imputazione é consentita a condizione che gli interessi passivi siano imputati in bilancio ad incremento del costo del bene.
E' opportuno sottolineare che la capitalizzazione degli interessi passivi, sui beni strumentali cui si riferiscono, può essere effettuata solo fino all'entrata in funzione del bene.
Per quanto sopra detto, di fatto, con esclusione di casi particolari (es. acquisto di un immobile in costruzione, con contestuale richiesta di mutuo), la capitalizzazione in questione, di fatto, é poco pratica e, molto spesso, non é nemmeno possibile (si pensi all'acquisto di un computer, con contestuale richiesta di finanziamento: poiché l'entrata in funzione del bene é, praticamente, contestuale alla consegna del bene stesso che non vi saranno interessi passivi da portare ad incremento del bene.
Per quanto riguarda l'aspetto IRAP, nessun problema particolare si pone, in quanto, la capitalizzazione di interesssi passivi su beni strumentalinorma non é vietata dalla legge IRAP.</HTML>