L'UOMO RAGNO
Utente
Ciao ragazi, secondo voi è giusta questa interpretazione:
Se la società (o l’impresa individuale) non addebita ai propri soci/familiari il suddetto valore di mercato:
• il socio/familiare deve assoggettare a tassazione detto valore di mercato nella propria dichiarazione dei redditi (in sostanza si considera percepito un reddito in natura);
• la società (o l’impresa) non può dedurre alcun costo riferito al predetto bene concesso in uso (si considera in sostanza il suddetto bene non inerente all’attività aziendale).
Stesse conseguenze se la società addebita un valore che è inferiore a quello di mercato. Si ribadiscono le criticità legate alla mancanza di un codificato criterio per l’individuazione del valore di mercato.
Se la società (o l’impresa individuale) non addebita ai propri soci/familiari il suddetto valore di mercato:
• il socio/familiare deve assoggettare a tassazione detto valore di mercato nella propria dichiarazione dei redditi (in sostanza si considera percepito un reddito in natura);
• la società (o l’impresa) non può dedurre alcun costo riferito al predetto bene concesso in uso (si considera in sostanza il suddetto bene non inerente all’attività aziendale).
Stesse conseguenze se la società addebita un valore che è inferiore a quello di mercato. Si ribadiscono le criticità legate alla mancanza di un codificato criterio per l’individuazione del valore di mercato.