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R

ragalbe

Ospite
un bar ha sempre considerato i supi incassi al 20% e non al 10 come previsto.
Ha effettuato il condono tombale e quindi si è precluso la possibilità di recupero con istanza della maggiore iva versata.
Il legale interessato ha proposto la responsabilità del consulente, ma questo ha rispinto la richiesta in quanto manca l'accertamento di dieniego di riimborso non richiesto per effetto del condono.
pensate sia valido il comportam,ento del consulente? per evitare inutili cause legali.
 
forse lo considerava un bar di lusso a 5 stelle e negli ultimi anni non ha fatto formazione professionale.
La cosa più ivverosimile è quella che il titolare del bar non se ne sia accorto.
 
l'avvocato cerca sempre il conflitto in quanto è il suo lavoro ma nel tuo caso la responsabilità del consulente è difficile da dimostrare in giudizio.
Proponi una transazione...e chiudi.
 
in fondo ci ha pure guadagnato. pagando su un'imponibile scorporata da un'iva al 20, piuttosto che al 10, ha dichiarato meno ricavi...
ha pagato meno irap e meno irpef in caso di ditta individuale, o ha comunque distribuito un reddito + basso in caso di società.

a parte questa considerazione il consulente che registrava la contabilità non si è mai accorto di registrarle con un iva sbagliata???
per me è + inverosimile il comportamento del consulente rispetto a quello del cliente.

ciaooo
 
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