Buongiorno,
nell’anno 2005 ho avviato impresa individuale di commercio (piccolo negozio arredamento) chiusa nel 2006 per importante perdita (costi gestione troppo elevati, mancata redditività).
Ho presentato nel 2008 istanza di rimborso IVA a credito per recuperare il recuperabile dalle mancate vendite di merce acquistata, presentando fatture acquisto/vendita merci e servizi anno 2006.
Ho appena ricevuto da ADE un avviso di accertamento per omessa presentazione mod. UNICO 2006 e perché i dati da me dichiarati (fatture) non corrisponderebbero a criteri di economicità…
In base a procedimento induttivo hanno imputato ai costi (fatture passive da me presentate) un +88% (secondo loro stime tipologia attività) di presunti ricavi, senza tener conto delle fatture attive presentate.
Su questi presunti ricavi hanno quindi calcolato IVA, IRPEF, IRAP, addizionali regionale e comunale, contributi INPS + tutte le sanzioni (con attività chiusa IN PESANTE PERDITA).
Posto che:
non conoscono me e la mia ex-attività, non hanno tenuto conto che la stessa è stata aperta solo un anno prima con alti costi di gestione e startup, del regime agevolato nuove att.tà produttive (mi hanno calcolato IRPEF piena), non hanno nemmeno tenuto conto che ho sempre versato contributi minimi INPS.
L’88% di ricavo su costi mi sembra pura follia (lo era anche nel 2006).
In base al metodo applicato, se dico di aver sostenuto più costi, aumenterebbero anche i ricavi e quindi le tasse presumibilmente dovute.
Vivo con reddito da impiegato e quanto mi chiedono mi manderebbe in bancarotta (pago ancora debiti).
Il mio unico difetto è di non aver presentato UNICO 2006.
Credo di non dover pagare su un reddito inesistente, posso ampiamente dimostrare l’andamento dell’attività dall’avvio alla veloce cessazione e mi auguro sia possibile annullare l’accertamento in qualche modo.
Chiedo suggerimento sulla strada da percorrere: istanza di accertamento con adesione e poi eventualmente ricorso o ricorso e basta?
Rischi e possibilità?
Ringrazio per l’attenzione e aiuto, sono a disposizione per chiarimenti.
nell’anno 2005 ho avviato impresa individuale di commercio (piccolo negozio arredamento) chiusa nel 2006 per importante perdita (costi gestione troppo elevati, mancata redditività).
Ho presentato nel 2008 istanza di rimborso IVA a credito per recuperare il recuperabile dalle mancate vendite di merce acquistata, presentando fatture acquisto/vendita merci e servizi anno 2006.
Ho appena ricevuto da ADE un avviso di accertamento per omessa presentazione mod. UNICO 2006 e perché i dati da me dichiarati (fatture) non corrisponderebbero a criteri di economicità…
In base a procedimento induttivo hanno imputato ai costi (fatture passive da me presentate) un +88% (secondo loro stime tipologia attività) di presunti ricavi, senza tener conto delle fatture attive presentate.
Su questi presunti ricavi hanno quindi calcolato IVA, IRPEF, IRAP, addizionali regionale e comunale, contributi INPS + tutte le sanzioni (con attività chiusa IN PESANTE PERDITA).
Posto che:
non conoscono me e la mia ex-attività, non hanno tenuto conto che la stessa è stata aperta solo un anno prima con alti costi di gestione e startup, del regime agevolato nuove att.tà produttive (mi hanno calcolato IRPEF piena), non hanno nemmeno tenuto conto che ho sempre versato contributi minimi INPS.
L’88% di ricavo su costi mi sembra pura follia (lo era anche nel 2006).
In base al metodo applicato, se dico di aver sostenuto più costi, aumenterebbero anche i ricavi e quindi le tasse presumibilmente dovute.
Vivo con reddito da impiegato e quanto mi chiedono mi manderebbe in bancarotta (pago ancora debiti).
Il mio unico difetto è di non aver presentato UNICO 2006.
Credo di non dover pagare su un reddito inesistente, posso ampiamente dimostrare l’andamento dell’attività dall’avvio alla veloce cessazione e mi auguro sia possibile annullare l’accertamento in qualche modo.
Chiedo suggerimento sulla strada da percorrere: istanza di accertamento con adesione e poi eventualmente ricorso o ricorso e basta?
Rischi e possibilità?
Ringrazio per l’attenzione e aiuto, sono a disposizione per chiarimenti.