Buongiorno amici e colleghi.
Vorrei porvi un quesito:
Nel caso in cui si varia il canone di locazione di un contratto d'affitto, è sufficiente una scrittura privata modificativa, ai fini di attribuire data certa all'atto, in virtù del fatto che la variazione non è elemento essenziale del contratto. Tuttavia è rilevante ai fini probativi e per comprovare una minore imponibile. Tutto questo è confermato con istanza d'interpello dell' AdE, ora non più soggetto a imposta di registro e bollo.
Il mio dubbio sorge nel momento in cui ci troviamo di fronte ad un contratto d'affitto di ramo d'azienda, redatto con atto pubblico con scrittura privata autenticata (ad substantiam), se in questo caso è necessario tornare dal notaio per registrare questa modifica, anche se comunque non si tratta di una novazione, ma semplicemente entriamo in un contratto esistente e registrtato (dato che non ne viene fatta una specifica distinzione nel materiale in giro tra locazioni commerciali ed altri tipi).
Grazie a quanti vorranno intervenire :yes2:
Vorrei porvi un quesito:
Nel caso in cui si varia il canone di locazione di un contratto d'affitto, è sufficiente una scrittura privata modificativa, ai fini di attribuire data certa all'atto, in virtù del fatto che la variazione non è elemento essenziale del contratto. Tuttavia è rilevante ai fini probativi e per comprovare una minore imponibile. Tutto questo è confermato con istanza d'interpello dell' AdE, ora non più soggetto a imposta di registro e bollo.
Il mio dubbio sorge nel momento in cui ci troviamo di fronte ad un contratto d'affitto di ramo d'azienda, redatto con atto pubblico con scrittura privata autenticata (ad substantiam), se in questo caso è necessario tornare dal notaio per registrare questa modifica, anche se comunque non si tratta di una novazione, ma semplicemente entriamo in un contratto esistente e registrtato (dato che non ne viene fatta una specifica distinzione nel materiale in giro tra locazioni commerciali ed altri tipi).
Grazie a quanti vorranno intervenire :yes2: