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Artigiano e L.46/90

K

Karlo8

Ospite
Un potenziale nuovo cliente mi chiede di aprirgli la posizione come elettricista, per cui appronto tutte le varie pratiche per l'apertura. Dopo mi dice però che non ha i requisiti della legge 46/90 per gli impiantisti. Di conseguenza non può essere artigiano, per cui mi fermo.
Per maturare l'anzianità di 3 anni e acquisire i requisiti della 46/90 (non ha altri titoli) si pensa di procedere nel seguente modo:
1) iscrivere il soggetto senza requisiti come ditta individuale NON artigiana;
2) sottoscrivere contratto di associazione in partecipazione tra questo soggetto e altro soggetto abilitato alla 46/90 (con percentuale del 5%) che apporterebbe lavoro nel senso di una supervisione dei lavori svolti dal non abilitato apponendo la firma sulla dichiarazione di conformità degli impianti. Il tutto per 3 anni.
Secondo voi funziona la struttura per superare l’empasse o ci possono essere problemi per collaborazione tra i due soggetti (di cui uno ditta e l'altro artigiano) nel lavoro comune (a parte la questione della responsabilità che l’abilitato si assume firmando la conformità, cosa che pare sia disposto ad accettare); cosa ne pensate?
 
Ho utilizzato la stessa procedura per un caso di parrucchiere e ha funzionato, però mi pare di ricordare che il soggetto avente requisito 46/90 possa utilizzarlo solo per un'impresa; meglio verificare. Saluti.
 
Grazie Staka della risposta.
Il tuo scommetto era il caso parrucchiere-estetista.
In merito all'uso del requisito L46/90, se capisco bene, mi segnali che quando l'abilitato partecipa all'attività associata è come se esercitasse tale abilitazione in altra attività diversa da quella della sua personale impresa, per cui potrebbero esserci problemi di compatibilità. E' quello che temo, ma non so bene come risolvere il dubbio. Spero alla CCIAA.
Ciao
 
Per completare il discorso:
da una prima verifica alla CCIAA sull'utilizzazione del requisito legge 46/90 (albi speciali), risulta che lo stesso possa essere utilizzato per non più di due soggetti.
Per cui nel caso sopra prospettato l'associato in partecipazione che è anche ditta artigiana esaurisce le due possibilità (una per sè e una per l'associante).
Vi risulta anche a voi?
Ciao
 
Dopo aver verificato alla CCIAA che per poter iniziare l'attività di elettricista da soggetto senza requisiti L. 46/90 il contratto di associazione in partecipazione con altro soggetto abilitato è una soluzione praticabile, dove l'associante (A) sarà solo impresa (no artigiano) e l'associato (B) già artigiano sarà anche responsabile tecnico avendone i requisiti L.46/90, vorrei una conferma delle seguanti considerazioni sul reddito maturato da B in qualità di associato che apporta solo lavoro (supervisione lavori e firma).
In particolare:
1) Essendo B già artigiano matura reddito di impresa (e non lavoro autonomo) per cui vale principio di competenza e non di cassa e non ci sarà ritenuta d'acconto del 20%
2) avendo B partita iva deve fatturare la % di utile assegnatagli come associato e quindi assoggetta tutto a IVA (requisito soggettivo c'è requisito oggettivo pure mi pare)
3)essendo B già iscritto a INPS artigiani, non deve iscriversi a gestione separata INPS (giusto?)
4)Registrazione del contratto di associazione in partecipazione: l'AdE dice di sì, l'Ass.Dott.Comm. di Milano dice di no, prudenzialmente meglio registrare?
Se avete qualche suggerimento o qualche correzione su qualcosa che non torna, sarebbe certamente molto gradita.
Quesito noioso lo so, quindi grazie dell'attenzione dedicata e dei commenti.
Ciao
 
Sottopongo nuovamente il quesito alla vostra attenzione, nessuno ha commenti?
Grazie
 
abilitazione 46/90

Ho il diploma di geometra e sono dipendente di una grande societa che possiede le abilitazione previste dalla 46/90.
Il mio ruolo e quello di gestione di appalti e sorveglianza dei lavori sia edili che impiantistici, ho partecipato ha diversi corsi di formazione sulla progettazione impiantistica.
Alla luce di quanto sopra vorrei sapere se avviando una attivitàin proprio mi venga riconosciuta l'abilitazione alla 46/90

[%sig%]
 
abilitazione 46/90

Ho il diploma di geometra e sono dipendente di una grande societa che possiede le abilitazione previste dalla 46/90.
Il mio ruolo e quello di gestione di appalti e sorveglianza dei lavori sia edili che impiantistici, ho partecipato ha diversi corsi di formazione sulla progettazione impiantistica.
Alla luce di quanto sopra vorrei sapere se avviando una attivitàin proprio mi venga riconosciuta l'abilitazione alla 46/90
 
Re: abilitazione 46/90

Potresti avere già i requisiti per la 46/90 che vengono assunti anche in caso di lavoro dipendente con mansioni di responsabile tecnico per un periodo variabile secondo i casi da 2 a 3 anni.
Per verificare bene la tua posizione leggiti la legge direttamente o vedi qui:
http://www.artigianinet.com/diventaartigiano/attivitaparticolari/dw_19_841_2362.html
 
Re: abilitazione 46/90

Per un mio cliente ho risolto in questo modo:
Stipulato una convenzione con un ingegnere.
Iscritto solo al registro imprese. Ovviamente non paga l'inps.
Dopo 3 anni il titolare acquisce i requisiti previsti dalla 46/90. E conveniente stipulare una convenzione con un ingegnere in quanto si possono prendere i requisiti per tutte le lettere.
 
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