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Aprire partita IVA???

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Stefania66

Ospite
<HTML>Salve,
sono una geometra diplomata ma non iscritta all'ordine professionale.
Fino ad oggi ho collaborato con studi tecnici con la classica formula della prestazione occasionale con ritenuta d'acconto.
Ora, poichè i professionisti coi quali lavoro non intendono assumere (è situazione diffusa nel mio settore) mi è stato chiesto di aprire partita IVA (così loro possono "scaricare l'iva").
Ho sentito i pareri di due commercialisti: uno di essi mi ha suggerito di far riferimento all'art. 13 della legge 23.12.2000, n. 388 (finanziaria 2001) che parla di "regime fiscale agevolato"...
Vorrei chiedere: tale legge è ancora valida?
Se sì, cosa si intende all'art 13 comma 4 "I contribuenti che si avvalgono... possono farsi assistere negli adempimenti tributari dall'ufficio delle entrate competerente in ragione del domicilio fiscale?" Significa che posso evitare di rivolgermi ad un commercialista? Non devo tenere libri contabili? E come posso fare, in pratica?
Tra l'altro uno dei due commercialisti al quale mi sono rivolta mi hanno chiesto, solo per aprire partita iva, euro 300! Da quel che ho capito (leggendo qua e là in internet) è sufficiente compilare un modulo e presentarlo ad apposito sportello e all'istante viene assegnata la p. iva!!!
Potreste chiarirmi le idee sull'argomento?
Grazie
Ste</HTML>
 
<HTML>ok, ma i 300€ (che uno può dire ok, mi sembran troppi) sono il compenso per la prestazione svolta...
è vero che il modulo è reperibile all'agenzia entrate e ti attribuiscono la partita iva all'istante ma: che regime vuoi usare? che opzioni vuoi fare? che codice attività metti? che registri devi utilizzare? non credo che allo sportello ti diano questa consulenza...
il commercialista fai da te porta al risparmio del costo del commercialista, ma non riserva mica da sorprese fiscali.
Il panorama fiscale non è così agevole come sembra.

anche a te, nello svolgimento tuo lavoro , potrà capitare di sentirti dire "caspita, ma per questa cosa mi fa pagare così tanto?"
quello che vien pagato è: la prestazione, la consulenza e la responsabilità...

ciao....</HTML>
 
<HTML>Albè....siamo alle solite!!!!!

Ora faremo un'associazione io e te e la chiameremo....."casa del buon Gesù...."

Ragazzi!!!!!! diffidate dell'improvvisato e delle associazioni di categoria, se per voi è imprtante essere consigliato, assistito e considerato nel momento in cui ne sentite il bisogno!!!!

Un bacione a tutti!</HTML>
 
x Stefania

<HTML>300 EURO per aprire una posizione IVA? Si compila il modulo al PCin modo estremamente facile, le opzioni basta conoscerle per consigliare il giusto al cliente e si invia facilmente dalla sedia dello studio in via telematica... E se doveva andare presso l'Agenzia delle Entrate quanto ti avrebbe chiesto?
100 Euro mi sembra il giusto compenso (+ le spese vive, se sostenute, ovviamente)</HTML>
 
RE: x Stefania

<HTML>ok ivano, nessuno discute che potrebbe esser caro (ho visto un cambio di residenza alla camera di commercio parcellizzato a 400 euro quando io.... non farmici pensare va....) infatti il cliente può contestare, non accettare, cambiare consulente...
forse nei 300 euro c'era la partita iva ma anche altro, non so, l'impianto della contabilità, .... non sta a me o a noi sindacare il prezzo...
cmq questa cosa mi suona come: "lei sig. commercialista fa presto... ha tutto nel computer, basta premere un tasto......"
ciao e buon lavoro.....</HTML>
 
RE: x Stefania

<HTML>MI ASSOCIO A QUELLO CHE DICE ALBERTO, FARE IL COMMERCIALISTA NON E' POI COSI' SEMPLICE, QUESTO LAVORO RICHIEDE TANTA COMPETENZA , TANTI SACRIFICI E AGGIORNAMENTI CONTINUI CON PERDITA DI MOLTO TEMPO E DENARO. NON E' VERO CHE BASTA UN CLICK PER RISOLVERE I PROBLEMI DEI CLIENTI.
SE COSI' FOSSE, PENSO CHE OGNI PERSONA SI RISOLVEREBBE I PROBLEMI DA SOLO E NON CHIEDEREBBE CONSIGLI E CONSULENZA AI COMMERCIALISTI NON VI PARE ?</HTML>
 
RE: il quesito era un altro...

<HTML>Non metto in dubbio difficoltà e necessaria competenza del commercialista come figura professionale, casomai la richiesta di una somma senza ulteriori indicazioni.
Mi spiego meglio: quel commercialista non mi ha detto nè che regime usare nè che codice attività mettere (relativo a disegnatrice cad o simile)... è rimasto nel vago dicendo che avrebbe conservato lui i libri contabili e mi ha chiesto una cifra forfettaria annuale (da 700 a 1.000 euro per l'esattezza) più i 300 euro per l'apertura della p.iva.
Ora, io avrei voluto sapere a cosa andavo incontro, non mettermi nelle mani di un commercialista -per quanto bravo e competente possa essere- ad occhi chiusi.
Io non discuto le capacità professionali dei commercialisti, ma non mi convince questo comportamento: mi è venuto il dubbio che non sapesse bene cosa fare nel mio caso e volesse riservarsi di studiare la situazione!
Comunque, la domanda che Vi ponevo era un'altra... e non vi è stata risposta.
Cordialmente
Ste</HTML>
 
RE: il quesito era un altro...

<HTML>cmq, si, tale legge è ancora valida.
il comma 4 dice che ti puoi far assistere da un tutor fiscale ma, se ritieni di servirti di detta assistenza: devi munirti di pc collegato al sistema informativo del ministero finanze. (sull'acquisto del pc credito imposta 40% su un massimo di 774.69 €).
sarai esonerata dalla tenuta formale della contabilità (anche se l'obbligo di un corretto computo dei ricavi e costi deve sempre essere assolto) ai fini irpef iva irap, nonchè dalla dichiarazioni.
devi sempre cmq emettere fattura, l'obbligo non cessa.
il regime agevolato cessa di esser applicato al superamento dei limiti stabiliti dall'art.13.

ciao...</HTML>
 
x Alberto e Vincenzo

<HTML>Non dico che è facile fare il commercialista, anzi!! A me pare eccessivo chiedere le "vecchie" 600.000 lire per scrivere pochi dati. Allora l'UNICO quanto costerà?
Ciao</HTML>
 
RE: x Alberto e Vincenzo

<HTML>..se uno cmq, pensa alle sanzioni in cui incorre il commercialista per responsabilità diretta... o solo a quella per ritardato invio della dichiarazione..
insomma: il fisco ci fa far da suoi segretari: e gli studi di settore così gli si evita la fatica di misurare il reddito... e l'invio telematico gratis obbligatorio, ah no aspetta.. si può pagare via entratel l'f24 dietro compenso.. (compenso? talmente irrisorio che manco mi ricordo quanto è...) poi, la cciaa, la chiave telematica, smart card, lettore, invii di pratiche.. praticamente ti fan fare pure il lavoro dei loro impiegati..... per cosa? .....per esser sanzionato se mandi in ritardo, se barri una casella anzichè un altra, se il software di controllo ti dice errore errore errore e tu non capisci perchè...
come direbbe il buon Mughini.. ma ddaiiiii ma ddaiiiiiii......

se uno pensa a tutte ste cose, ma quanto deve farsele pagare le pratiche? ...... sinceramente... credo... più di quanto gli si chiede...

opinione mia cmq...
ciao.....</HTML>
 
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