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applicazione aliquota iva agevolata al 4%

danieladg

Utente
Mio marito ha una società di impianti termoidraulici, sta attualmente lavorando con un contratto in subappalto per un'impresa di costruzioni, che sta costruendo appartamenti,
per la fornitura e posa in opera di materiale teromidraulico (tubazioni, sanitari, rubinetteria, termosifoni e caldaie).
Emette la fattura in reverse charge, e il costruttore al momento della registrazione la registra con IVA al 4%.
Ha chiesto una dichiarazione al costruttore per poter acquistare i materiali con IVA al 4; la dichiarazione è stata fatta in questo modo: "dichiariamo che i fabbricati di via.... a ..... rientrano nei piani di edilizia economica e popolare - PEEP".
Mio marito può presentare richiesta al proprio fornitore per acquistare con IVA agevolata, per l'acquisto di "beni finiti", pur se l'impresa di costruzione non ha dichiarato che il fabbricato è costruito in base alla Legge Tupini? Oppure deve continuare ad acquistare i materiali con IVA al 20 andando sempre a credito e non sapendo bene come recuperarla? oppure è applicabile l'IVA al 10%?.
Il commercialista ha detto che non può acquistare i materiali con IVA al 4% perché si tratta di subappalto, voi cosa ne pensate? Grazie mille Daniela
 
Sono d'accordo con il commercialista.
L'aliquota agevolata interessa solo il consumatore finale (l'appaltante).
Inoltre non riterrei nemmeno corretto il comportamento dell'appaltatore che applica l'aliquota al 4% in fase di applicazione del reverse charge, semmai l'aliquota agevolata sarà applicata da quest'ultimo quando emetterà fattura nei confronti dell'appaltante. L'IVA a credito si recupera mediante richiesta di rimborso, anzi, a determinate condizioni, i subappaltatori in edilizia godono di una corsia preferenziale nell'erogazione degli stessi: chieda lumi al suo commercialista in merito.
Saluti.
 
...per la fornitura e posa in opera di materiale teromidraulico (tubazioni, sanitari, rubinetteria, termosifoni e caldaie).
Emette la fattura in reverse charge..
Inoltre farei un attimo attenzione all'emissione della fattura in reverse charge in questo caso, perche' come precisato fall'amministrazione finanziaria le prestaixzoni con fornitura di beni con posa in opera sono escluse dall'applicazione del reverse charge, qualora la posa in opera assuma una funzione accessoria rispetto alla fornitura del bene.-
In partciolare,la Corte di Giustizia,per determinare,nel caso specifico,la sussistenza di una cessione di beni ha dato rilevanza alle seguenti circostanze:
-la prevalenza del prezzo dei beni sul costo totale dell'operazione.-
-le clasuole contrattuali da cui si desume che le parti hanno concordato una vendita enon una prestaizone di servizi.-
-l'attivita' in concreto svolta che consiste nella mera posa dei beni,senza alterarne la natura e senza adattarli alle esigenze specifiche del cliente.-
Saluti.-
 
La circolare 19/e del 1/3/2001 stabilisce che l'aliquota iva applicabile ai contratti di subappalto si determina con riferimento all'aliquota prevista per l'appalto principale.
Ne deriva, a mio avviso, che anche le prestazioni di subappalto possono beneficiare dell'aliquota agevolata al 4%, sempreché naturalmente la ditta appaltatrice consegni al sub-appaltatore una dichiarazioni appropriata. Da questo punto di vista, mi pare che la dichiarazione "dichiariamo che i fabbricati di via.... a ..... rientrano nei piani di edilizia economica e popolare - PEEP" non sia propriamente idonea, dovendosi fare secondo me esplicito riferimento alla legge Tupini. In mancanza infatti l'IVA potrebbe essere agevolata al 4% solo se il committente ha i requisiti per l'agevolazione prima casa, altrimenti l'aliquota corretta è il 10%.
Circa l'applicazione del reverse charge bisogna fare attenzione, come già detto da Gio., in quanto alcune prestazioni sono espressamente escluse e tra questi vi sono le forniture di beni con posa in opera accessoria (ossia quando il valore del bene è maggiore del valore della prestazione), con la conseguenza che vanno fatturate all'appaltatore con IVA.
Confermo che per i subappaltatori è prevista la possibilità di richiedere, a determinate condizioni, il rimborso iva anche trimestrale.

Studio Pontecorvi
 
Premesso il corretto inquadramento dell'operazione, come detto da Gio., nel caso di assoggettamento a reverse charge l'Ade nella risoluzione n. 243/E del 11/09/2007 ha stabilito che alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi rese nei confronti dell'appaltatore va applicata l'aliquota ordinaria. L'aliquota agevolata invece va applicata in fase di riaddebito al committente da parte dell'appaltatore.
 
SALVE, AVREI UN QUESITO IN MERITO ALL'APPLICAZIONE DELL'IVA AGEVOLATA AL 4%:
IN PRATICA SONO PROPRIETARIO DI UN IMMOBILE , CHE MI E' STATO DONATO DAI MIEI GENITORI, ATTUALMENTE L'IMMOBILE IN QUESTIONE E' DA COMPLETARE , QUINDI IMPIANTI VARI/CAPPOTTO TERMICO ETC. , VORREI SAPERE SE PER I SUDDETTI LAVORI , POSSO FRUIRE DELL'IVA AGEVOLATA AL 4% SERVENDOMI DEI VARI MASTRI COMPETENTI IN OGNI MATERIA OPPURE HO BISOGNO DI UNA DITTA DI COSTRUZIONE CHE FACCIA TUTTO. SPERO DI ESSERE STATO QUANTO PIU' CHIARO POSSIBILE, GRAZIE
 
credo sia utile servirsi di una impresa non solo per l'ottenimento della aliquota agevolata, ma anche per le detrazioni relative se spertanti
ciao
Salve, la ringrazio per la cortese risposta, ma non è risponde all’informazione di cui avrei bisogno .
Io vorrei sapere se senza l’impresa costruttrice che si occupa di tutto, posso comunque richiedere l’iva al 4% per i vari lavori e per l’acquisto dei vari materiali, come ad esempio l’impianto radianti a pavimento .
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità
 
credevo di aver implicitamente risposto. nella semplice fornitura di materiali l'iva agevolata non si applica, mentre invece sarà possibile per l'impresa applicare l'iva agevolata sull'intero lavoro
ciao
 
credevo di aver implicitamente risposto. nella semplice fornitura di materiali l'iva agevolata non si applica, mentre invece sarà possibile per l'impresa applicare l'iva agevolata sull'intero lavoro
ciao

Buongiorno a tutti - mi ricollego a quanto ben scritto da Giuseppe per evidenziare quanto segue:

1) per verificare la possibilità di usufruire di un'aliquota iva ridotta occorre determinare con certezza la tipologia di lavori che si vanno ad eseguire, se l'utente dice che l'immobile deve essere completato, io presumo che parliamo di nuova costruzione - inoltre c'è da verificare se è prima casa per il richiedente o meno;

2) mi associo al consiglio di Giuseppe, in quanto per le nuove costruzioni, la sola fornitura di materie prime o la fornitura con montaggio "accessorio" delle stesse sconta l'aliquota piena - in presenza di azienda alla quale si appaltano i lavori, l'aliquota è agevolata (sperando non ricarichi troppo sulla merce venduta, mangiando di fatto il vantaggio sull'iva);

3) sui prodotti finiti vige l'aliquota agevolata, sia per la sola fornitura che per la fornitura c/montaggio;

4) ultimo, ma non per importanza, l'edificio deve rispondere ai requisiti della Legge Tupini (in pratica non deve essere di lusso).

Ciao - Gianni
 
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