P
Pierluigi
Ospite
<HTML>Ho ricevuto un’offerta di lavoro come procacciatore d’affari il cui compenso prevede un minimo rimborso spese e le classiche provvigioni.
L’azienda non è (ovviamente) interessata a propormi un contratto come lavoratore dipendente e mi ha esposto come unica alternativa l’apertura della partita I.V.A., soluzione verso la quale ho moltissimi dubbi per i costi di gestione che comporta e l’incertezza che deriva dall’affrontare un’esperienza di lavoro a provvigioni.
E’ consigliabile, almeno sino a quando non potrò contare su un giro d’affare decente, un (meno impegnativo?) contratto di collaborazione continuativa? Ci sarebbero altre soluzioni?
Grazie mille</HTML>
L’azienda non è (ovviamente) interessata a propormi un contratto come lavoratore dipendente e mi ha esposto come unica alternativa l’apertura della partita I.V.A., soluzione verso la quale ho moltissimi dubbi per i costi di gestione che comporta e l’incertezza che deriva dall’affrontare un’esperienza di lavoro a provvigioni.
E’ consigliabile, almeno sino a quando non potrò contare su un giro d’affare decente, un (meno impegnativo?) contratto di collaborazione continuativa? Ci sarebbero altre soluzioni?
Grazie mille</HTML>