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Apertura P.IVA...

G

Giorgio

Ospite
<HTML>Avrei intenzione (vista la difficoltà del settore lavorativo) di "inventarmi"un lavoro e offrire prestazioni personali...(guida turistica indipendente)...Questo significa che venderei un mio servizio e per fare cio immagino debba aprire Partita Iva...In quell'istante dovrei anche regolarizzare la posizione INPS con i costi che ne conseguono???...Nel caso si tratti di prestazioni occasionali non continuative il cui potenziale di reddito mi è ancora totalmente sconosciuto come potrei sobbarcarmi l'onere di pagare gli oneri previdenziali che invece sono CERTI e per me insostenibili??...Grazie a tutti coloro che mi daranno una risposta
Giorgio</HTML>
 
<HTML>COME LAVORATORE AUTONOMO NON PUOI ESCLUDERTI DAL PAGAMENTO DELL'INPS! COME FAI? SE HAI UNA PARTITA IVA NON PUOI PARLARE DI PRESTAZIONI OCCASIONALI. ANCHE SE A FINE ANNO IL TUO REDDITO SARA' IRRISORIO L'INPS LO DEVI VERSARE (FISSO) FORSE SE NON SUPERI IL MINIMALE NON VERSI QUELLO A PERCENTUALE. NON C'E' UNA SCAPPATOIA E' OBBLIGATORIO.
CIAO</HTML>
 
<HTML>Grazie Valentino...ma esiste allora una sorta di lavoro che possa permettermi la NON iscrizione all'ufficio IVA e sola tassazione dunque(pewr lo meno inizialmente) di un eventuale reddito nel quadro L del modello UNICO?...Ripeto, non essendo lavoro dipendente, io NON so quanto e SE guadagnerò qualcosa da tale attività...come posso dunque sobbarcarmi l'onere di pagare l'INPS fissa??...Visto che nessuno mi garantisce un posto di lavoro e NON vorrei morire di fame, devo sbrigarmela da me....escludendo il lavoro in nero...come posso fare a lavorare da autonomo senza essere inizialmente dissanguato dall'INPS prima ancora che produca reddito?...
Grazie ancora
Giorgio</HTML>
 
<HTML>io ti rinnovo quello che ho già scritto, non c'è scappatoia è obbligatoria l'iscrizione all'INPS.
ciao</HTML>
 
<HTML>La non continuità di taluni lavori li fa rientrare nella categoria dei "lavori occasionali"...Per svolgere i quali non occorre l'apertura della Partita Iva...Se un tizio lavora 1 mese l'anno o se decide un giorno di prestare un servizio qualsiasi a pagamento, sarebbe pazzesco imporgli di aprire una partita IVA...Ecco che il reddito percepito rientra nella fattispecie dei "Redditi Diversi"(Voce L del modello UNICO)...Egli emetterà una semplice ricevuta e, andrà a dichiarare tale reddito nel modello Unico...senza così pagare ne IVA ne INPS...ma soltano l'IRPEF relativa.
In bocca al lupo...</HTML>
 
<HTML>IO HO RISPOSTO AL QUESITO PARTENDO DA QUELLO CHE CHIEDEVA GIORGIO. IN CASO DI LAVORO AUTONOMO NON C'E' MODO PER NON ISCRIVERSI ALL'INPS. CHE POI I SACCENTI DEL SITO CREDANO DI CONOSCERE SOLO LORO ALCUNE LEGGI E' UN ALTRO PAIO DI MANICHE!!!!!!</HTML>
 
<HTML>Se ti iscrivi alla gestione INps del "10%", alla quale si iscrivono coloro i quali non hanno altra copertura previdenziale, tu pagherai il 14% sul reddito che avrai, con il diritto di ribaltare un terzo dei costi Inps sulle fatture che emetti. Quindi nessun costo fisso...</HTML>
 
<HTML>Ciao io vorrei cominciare a vendere articoli via internet esclusivamente per corrispondenza e in contrassegno. Sono gia' dipendente di un azienda di altro settore e vorrei sapere a quali costi vado in contro per avere la partita iva necessaria per acquistare all'ingrosso. grazie.</HTML>
 
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