A
alberto
Ospite
ringrazio Francesco C. per aver gentilmente messo a disposizione questo sotto, parere da lui richiesto alla propria agenzia entrate. (spero aver copiato giusto, in quanto ho scannerizzato il tutto su file di testo.. )
agenzia entrate direzione regionale puglia prot. 917-47833/2004
OGGETTO: Interpello
Con l’interpello specificato in oggetto, concernente l’interpretazione dell’ art. 54 del DPR n. 917 del 1986, è stato esposto il seguente
QUESITO
Il sig. …., ragioniere commercialista, dopo aver premesso che: -"Per l'espletamento dell'attività si rende necessario contattare telefonicamente e, con periodica frequenza, i clienti su utenze non fisse ovvero su telefoni cellulari"; ~ Per contenere i costi della fattura telefonica ..ha acquistato un telefono cellulare con scheda pre pagata, il quale viene utilizzato esclusivamente per contattare i clienti dello studio";
chiede quale sia il giusto trattamento fiscale ai fini delle imposte sui redditi, relativamente all'acquisto delle ricariche pre pagate".
SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE
L'interpellante ritiene che "le schede pre pagate utilizzate per le ricariche del cellulare utilizzato per contattare i clienti dello Studio sono da ritenersi strettamente connesse con l'oggetto dell'attività professionale e pertanto deducibili dal reddito professionale. Inoltre al momento della ricarica viene rilasciata dal centro autorizzato regolare fattura con l'indicazione del numero di telefono dell'utente, dell'importo della ricarica".
PARERE DELL' AGENZIA DELLE ENTRATE
Ai sensi dell'art. 54, comma l del TUIR concorrono nella determinazione del reddito di lavoro autonomo le "spese sostenute nel periodo stesso nell'esercizio dell'arte o della professione.. salvo quanto stabilito nei successivi commi." L'art. 54, comma 3 bis, del TUIR, stabilisce che "le quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di noleggio e le spese di impiego e manutenzione relativi ad apparecchiature terminali per il servizio radiomobile pubblico terrestre di comunicazione soggette alla tassa di cui al n. l31 della tariffa annessa al DPR. 26.10.72 11.641; sono deducibili nella misura del 50 per cento".
Pertanto; con la predeterminazione legale della misura di deducibilità del 50 per cento contenuta in tale ultima norma, il legislatore appare ipotizzare un pari utilizzo dell'apparecchiatura di specie in ambito professionale c a titolo privato. Stante il predetto comma l, deve tuttavia, trattarsi di spese provviste dei necessari requisiti di inerenza rispetto all'attività professionale svolta e quindi di congruità c d effettività del loro sostenimento nel periodo di imposta preso in considerazione (cfr. Cass. Sez.V Srnt. N. 4857 del 2.4.200l, conformi Sent. 5302/2001, 5305/200l, 5309/2001 ).consentiva di acquistare schede prepagate e sia la predeterminazione forfettaria della quota deducibile (comma 3bis), che sembra apposta dal legislatore nella piena consapevolezza di un possibile uso promiscuo dell'apparecchiatura radiomobile. Si ritiene, pertanto, che detto comrna 3 bis, art. 54, del TUIR possa estendere il proprio ambito di operatività alle spese sostenute nell'esercizio di arti e professioni per l'acquisto e l'utilizzo di apparecchi di telefonia mobile in generale c che, con riguardo al caso di specie, anche le spese di ricarica indicate dall'interpellante, se adeguatamente documentate ed integrate dei necessari criteri di inerenza, certezza e congruità rispetto all'attività realmente esercitata, possano essere dedotte nella misura del 50 per cento.
agenzia entrate direzione regionale puglia prot. 917-47833/2004
OGGETTO: Interpello
Con l’interpello specificato in oggetto, concernente l’interpretazione dell’ art. 54 del DPR n. 917 del 1986, è stato esposto il seguente
QUESITO
Il sig. …., ragioniere commercialista, dopo aver premesso che: -"Per l'espletamento dell'attività si rende necessario contattare telefonicamente e, con periodica frequenza, i clienti su utenze non fisse ovvero su telefoni cellulari"; ~ Per contenere i costi della fattura telefonica ..ha acquistato un telefono cellulare con scheda pre pagata, il quale viene utilizzato esclusivamente per contattare i clienti dello studio";
chiede quale sia il giusto trattamento fiscale ai fini delle imposte sui redditi, relativamente all'acquisto delle ricariche pre pagate".
SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE
L'interpellante ritiene che "le schede pre pagate utilizzate per le ricariche del cellulare utilizzato per contattare i clienti dello Studio sono da ritenersi strettamente connesse con l'oggetto dell'attività professionale e pertanto deducibili dal reddito professionale. Inoltre al momento della ricarica viene rilasciata dal centro autorizzato regolare fattura con l'indicazione del numero di telefono dell'utente, dell'importo della ricarica".
PARERE DELL' AGENZIA DELLE ENTRATE
Ai sensi dell'art. 54, comma l del TUIR concorrono nella determinazione del reddito di lavoro autonomo le "spese sostenute nel periodo stesso nell'esercizio dell'arte o della professione.. salvo quanto stabilito nei successivi commi." L'art. 54, comma 3 bis, del TUIR, stabilisce che "le quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di noleggio e le spese di impiego e manutenzione relativi ad apparecchiature terminali per il servizio radiomobile pubblico terrestre di comunicazione soggette alla tassa di cui al n. l31 della tariffa annessa al DPR. 26.10.72 11.641; sono deducibili nella misura del 50 per cento".
Pertanto; con la predeterminazione legale della misura di deducibilità del 50 per cento contenuta in tale ultima norma, il legislatore appare ipotizzare un pari utilizzo dell'apparecchiatura di specie in ambito professionale c a titolo privato. Stante il predetto comma l, deve tuttavia, trattarsi di spese provviste dei necessari requisiti di inerenza rispetto all'attività professionale svolta e quindi di congruità c d effettività del loro sostenimento nel periodo di imposta preso in considerazione (cfr. Cass. Sez.V Srnt. N. 4857 del 2.4.200l, conformi Sent. 5302/2001, 5305/200l, 5309/2001 ).consentiva di acquistare schede prepagate e sia la predeterminazione forfettaria della quota deducibile (comma 3bis), che sembra apposta dal legislatore nella piena consapevolezza di un possibile uso promiscuo dell'apparecchiatura radiomobile. Si ritiene, pertanto, che detto comrna 3 bis, art. 54, del TUIR possa estendere il proprio ambito di operatività alle spese sostenute nell'esercizio di arti e professioni per l'acquisto e l'utilizzo di apparecchi di telefonia mobile in generale c che, con riguardo al caso di specie, anche le spese di ricarica indicate dall'interpellante, se adeguatamente documentate ed integrate dei necessari criteri di inerenza, certezza e congruità rispetto all'attività realmente esercitata, possano essere dedotte nella misura del 50 per cento.