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Amministratore di Srl - richiesta consigli per chiudere tutto

Buongiorno,
sono l'amministratore unico di una srl di 2 soci (l'altro non lavoratore) nata a fine Dicembre 2015.
Nel corso del tempo ho stretto collaborazione con una persona che mi ha aiutato a prendere un finanziamento consistente sulla srl con la mia fideiussione, ma con mio rammarico mi sono reso conto di aver fatto il passo più lungo della gamba, anche perché, essendo io un tecnico elettronico e non un contabile, il commercialista non mi ha messo al corrente di tanti oneri ai quali sarei andato incontro... Così , ad oggi mi trovo a dover supportare più uscite rispetto alle entrate.
Circa un mese fa mi è stato proposto di andare a lavorare all'estero, e quindi vorrei potermi liberare dalla carica di amministratore, con relative pressioni fiscali, mantenendo pulito il rientro con la Banca per il finanziamento.
Il consiglio che vi chiedo è come potermi muovere al fine di non commettere errori nei confronti del fisco.
Il commercialista mi ha proposto di rendere inattiva la srl, ma non mi ha spiegato cosa realmente significa e come poter mantenere il conto in banca per il rientro del prestito, su una società inattiva... perché deduco che non possa fatturare, corretto?
Se trovassi una persona disposta a prendere la carica di amministratore, potrei partire tranquillo, o devo rimanere comunque un socio, anche non lavoratore?
Il mio desiderio sarebbe, liberarmi completamente di tutto, pagare tutti gli oneri e ricominciare una nuova vita.
Grazie infinite a chi si presta a darmi un sincero consiglio.
 
l'unica cosa possibile secondo me è quella che tu stesso hai citato: sostituire la persona dell'amministratore con un semplice verbale dei soci e la comuniazione alla camera di commercio
ciao
 
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