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Amleto mi fa un baffo!!!

Riferimento: Amleto mi fa un baffo!!!

Dubbi su dubbi con gli SDS:mad:
Qualcuno gestisce una tabaccheria in ordinaria?
Ciao

Tutto quello che so su un tabaccaio in ordinaria te lo scrivo di seguito.

Le cessioni di tabacchi sono soggette ad uno speciale regime (c.d. regime monofase), in virtù del quale l'IVA viene assolta alla fonte dall'amministrazione stessa, senza applicazione dell'imposta nelle fasi successive.
Ai fini IVA, pertanto, le rivendite di tabacchi non sono soggette né agli obblighi di registrazione né a quelli di fatturazione, posto che si tratta di operazioni fuori campo IVA, assimilate alle operazioni non imponibili di cui all'art. 2 co. 3 del DPR 633/72 (art. 74 co. 2 DPR 633/72).
Per quanto riguarda la contabilizzazione delle operazioni in esame, l'Agenzia delle Entrate (CM 17.5.2000 n. 98/E, § 3.2.2) ha chiarito che "ai fini delle imposte dirette, le operazioni di rivendita dei prodotti in questione vanno contabilizzate a costi e ricavi".
Tutto ciò premesso, pare corretto registrare:
- tra i costi, il prezzo pagato al fornitore, con annotazione dell'operazione nell'apposita sezione del registro acquisti dedicata alle operazioni non imponibili;
- tra i ricavi, il corrispettivo pagato dal cliente finale (prezzo + aggio);
- tra le rimanenze di fine esercizio, la differenza tra il prezzo di vendita e l'aggio riconosciuto al fornitore.
Tale impostazione parrebbe essere la più coerente con il principio di competenza previsto dall'art. 109 co. 2 del TUIR; se venisse contabilizzato soltanto l'aggio, infatti, verrebbero contabilizzati ricavi anche relativi a beni invenduti a fine esercizio (cfr. David D. "Come rilevare in contabilità le schede telefoniche", Azienda e Fisco, 6, 1999, p. 295).
Pare opportuno sottolineare che la CM 15.6.2001 n. 56 (§ 3) sostiene che costituisce base imponibile il solo aggio, indipendentemente dal regime contabile adottato.
Tale orientamento parrebbe trovare origine nell'art. 18 co. 8 del DPR 600/73, in virtù del quale "per le cessioni di generi di monopolio, valori bollati e postali, marche assicurative e valori similari, si considerano ricavi gli aggi spettanti ai rivenditori".
Appare, quindi, possibile anche la contabilizzazione del solo aggio, ancorché tale scelta consenta in modo chiaro l'identificazione del prezzo al pubblico e del costo di acquisto dei generi di monopolio.

Spero possa servirti.
 
Riferimento: Amleto mi fa un baffo!!!

non sarei stata in grado di dare alcuna risposta, ma il titolo di questo topic è troppo simpatico!!! :D
 
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