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F

franc

Ospite
avrei un problema.

nel marzo 2004 ho acquistato un immobile nella provincia di roma per mio fratello che nel frattempo era risultato cattivo pagatore accedendo un mutuo di 130 mila euro.

poichè ero proprietario già di un immobile, tutta la transazione ha scontato le maggiori imposte e la impossibilità di recuperare gli interessi passivi.

L'immobile acquistato sin dall'inizio è stato abitato da mio fratello fissando la relativa residenza ed intestando tutte le relative utenze acqua, gas ed enel.


attualmente mio fratello deve trasferirsi in un altra provincia ha deciso di vendere l'appartamento.

1) nella imminente vendita posso essere esentato dalla tassazione della plusvalenza poichè l'immobile è stato sin dall'inizio a disposizione di mio fratello e relativa moglie e figlio?
2)poichè nell'atto è stato fissato un prezzo che teneva conto della rendita catastale rivalutata, diversamente da quanto effettivamente corrisposto (maggiore), nel costo di acquisizione posso tener conto dell'importo del mutuo (130 mila euro + imposte + compenso notaio?)
 
1) no, perchè Tu vendi e non Tuo fratello.

2) In poche parole, vorresti dire all'Agenzia delle Entrate che all'epoca hai pagato soldi in nero e che questi adesso vuoi far valere come costo d'acquisto? Non lo farei.....
Mutui accesi per altre ragioni (perchè Tuo fratello li ha spesi) non possono essere costi d'acquisto.
 
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