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Aiuto per capire differenza Ammo Civili e Ammo Fiscali. Grazie

mlb

Utente
Salve ho letto molti doc su internet ma ancora non ho chiaro la differenza operativa su come fare gli ammortamenti civili e fiscali in alcuni punti particolari.
Prendiamo un esempio: un'impresa acquista auto aziendale €. 25.000. Su internet si parla di deducibilità al 20% con limite di 18.075,99.

Le domande sono:

1. La durata dell'ammortamento civile da dove si evince? Se si stabilsce ad esempio 5 anni, la % di ammortmaneto sarebbe il 20% annuo (100:5=20). Ma è una durata forfettaria?
Dalle tabelle ministeriali invece il coefficente è 25%, ma si tratta del coefficente per l'ammortamento civile o solo per quello fiscale? Quindi i 2 ammortamenti saranno sempre differenti?

2. Il Coefficente ridotto si usa nell'ammortamento civile o solo nel fiscale? Quindi alla fine quanto dura il mio ammortamento civile e quanto quello fiscale?

3. Che significa deducibilità automobile del 20% con limite di 18.075,99 negli ammortamenti civili e in quelli fiscali? Devo effettuare un piano di ammortamento civile per l'intero importo dell'acquisto 25.000 con durata 5 anni (20% annuale) ed un piano ammortamento fiscale da limite 18.075,99 con il coefficente ministeriale del 25% (ma cosi dura 4 anni)?

4. Da dove evinco questa deducibilità del 20% nei piani di ammortamento o nel bilancio?

5. Se ho un incidente è l'assicurazione mi liquida 10.000 euro di danni per riparazione, questi vanno ad incrementare il costo dell'auto (anche in caso di successiva vendita) e si modificano sia i piani civili e quelli fiscali?

6. Alla fine a che mi serve l'ammortamento civile?
Scusate ma su intenet leggo solo documenti che parlano di coefficenti ministeriali, deducibilità, limiti vari ma riguardano solo l'aspetto del fiscale. Il civile viene sempre ignorato, quindi non capisco bene quali sono le basi di partenza di quest'ultimo.

Grazie per l'aiuto.
 
Grazie. Dal punto di vista teorico so che le differenze tra i 2 ammortamenti creano le variazioni diimponibile utili per il calcolo delle imposte. Ma a me serve un aiuto pratico come punto di partenza. Ti chiedo se puoi aiutarmi a capire rispondendo alle mie seguenti domande: Nell'esempio dell'auto che ho fatto
- devo partire ovviamente dall'ammortamento civile, ma metto come costo storico 25.000 oppure il limite massimo di 18.075?
- devo poi elaborare una seconda tabella ammortamento per il fiscale, in cui il primo anno ha un coefficente dimezzato o anche il civile ha un coefficente dimezzato? Se lo uso solo per il fiscale è logico che i 2 ammortamenti saranno sempre differenti come quote e come durata
- i coefficenti delle tabelle ministeriali riguardano esclusivamente gli ammortamenti fiscali, solo quelli civili o entrambi? Quindi nei due ammortamenti dell'esempio che coefficenti devo usare?

Come vedi non ho ben chiara la procedura, ed è proprio questa che mi interessa imparare, ovvero quali sono i dati che devo considerare e come utilizzarli nella pratica. Potresti aiutarmi a capire? Grazie
 
Buongiorno, la regolare tenuta della contabilità e la redazione del bilancio sono obblighi civilistici, quindi in prima battura a questi tu devi rispondere; poi c'è il fisco che ti fissa i paletti all'interno di quali lui ti riconosce come "valide" le operazioni da te contabilizzate:
Nell'esempio dell'auto che ho fatto
- devo partire ovviamente dall'ammortamento civile, ma metto come costo storico 25.000 oppure il limite massimo di 18.075?
Se hai contabilizzato al costo storico € 25.000 quello metti - civilisticamente tu puoi ammortizzarlo anche in 3 anni (il codice civile ti dice che l'ammortamento deve essere sistematico) ma da un punto di vista fiscale ci sono le tabelle ministeriali che ti fissano il limite massimo - se lo oltrepassi il costo non è deducibile e in ddrr dovrai appostare le variazioni in aumento, quindi in contabilità le imposte differite (anticipate).

- devo poi elaborare una seconda tabella ammortamento per il fiscale, in cui il primo anno ha un coefficente dimezzato o anche il civile ha un coefficente dimezzato? Se lo uso solo per il fiscale è logico che i 2 ammortamenti saranno sempre differenti come quote e come durata
la prima quota dimezzata è fiscale, ma nulla vieta che tu possa utilizzare in contabilità i medesimi coefficienti fiscali in modo da non avere un binario civilistico e uno fiscale

- i coefficenti delle tabelle ministeriali riguardano esclusivamente gli ammortamenti fiscali, solo quelli civili o entrambi? Quindi nei due ammortamenti dell'esempio che coefficenti devo usare?
i coefficienti fiscali sono fiscali, tu puoi usare coefficienti maggiori che però poi non ti vengono riconosciuti fiscalmente come costo deducibile. T ifaccio un altro esempio: le manutenzioni sui macchinari sono deducibili nel limite del 5% dell'importo dei cespiti a inizio esercizio - può capitare che tu abbia fatture di manutenzione per un importo maggiore. In contabilità registri tali fatture normalmente, poi in ddrr verifichi se sei dentro il limite del 5% se lo oltrepassi, in Unico rilevi la variazione in aumento (le maggiori manutenzioni puoi detrarle nei successivi 5 anni), ti calcoli le tasse sul maggiore utile e in contabilità avrai il riflesso delle imposte anticipate su quelle quote eccedenti il 5% fiscale, imposte che si riassorbono in 5 anni appunto

il primo anno rilevi:
CREDITI X IMPOSTE ANTICIPATE @ IMPOSTE ANTICIPATE € 1000,00 (importo fittizio)
nei successivi 5 anni le riassorbi
IMPOSTE ANTICIPATE @ CREDITI X IMPOSTE ANTICIPATE € 200,00 (1/5 di € 1000,00)
 
Buongiorno, la regolare tenuta della contabilità e la redazione del bilancio sono obblighi civilistici, quindi in prima battura a questi tu devi rispondere; poi c'è il fisco che ti fissa i paletti all'interno di quali lui ti riconosce come "valide" le operazioni da te contabilizzate:

Se hai contabilizzato al costo storico € 25.000 quello metti - civilisticamente tu puoi ammortizzarlo anche in 3 anni (il codice civile ti dice che l'ammortamento deve essere sistematico) ma da un punto di vista fiscale ci sono le tabelle ministeriali che ti fissano il limite massimo - se lo oltrepassi il costo non è deducibile e in ddrr dovrai appostare le variazioni in aumento, quindi in contabilità le imposte differite (anticipate).


la prima quota dimezzata è fiscale, ma nulla vieta che tu possa utilizzare in contabilità i medesimi coefficienti fiscali in modo da non avere un binario civilistico e uno fiscale


i coefficienti fiscali sono fiscali, tu puoi usare coefficienti maggiori che però poi non ti vengono riconosciuti fiscalmente come costo deducibile. T ifaccio un altro esempio: le manutenzioni sui macchinari sono deducibili nel limite del 5% dell'importo dei cespiti a inizio esercizio - può capitare che tu abbia fatture di manutenzione per un importo maggiore. In contabilità registri tali fatture normalmente, poi in ddrr verifichi se sei dentro il limite del 5% se lo oltrepassi, in Unico rilevi la variazione in aumento (le maggiori manutenzioni puoi detrarle nei successivi 5 anni), ti calcoli le tasse sul maggiore utile e in contabilità avrai il riflesso delle imposte anticipate su quelle quote eccedenti il 5% fiscale, imposte che si riassorbono in 5 anni appunto

il primo anno rilevi:
CREDITI X IMPOSTE ANTICIPATE @ IMPOSTE ANTICIPATE € 1000,00 (importo fittizio)
nei successivi 5 anni le riassorbi
IMPOSTE ANTICIPATE @ CREDITI X IMPOSTE ANTICIPATE € 200,00 (1/5 di € 1000,00)

Grazie mille!
 
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