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agevolazioni prima casa e rientro dall'estero

engelit

Utente
Sottopongo un quesito al quale non ho finora trovato risposta.
Risiedo all'estero (iscritta AIRE) e nel 2013 ho acquistato casa in italia. Ho usufruito delle agevolazioni "prima casa" senza obbligo di spostare la residenza nel comune in cui si trova l'immobile in quanto residente all'estero.

A breve dovrò rientrare in Italia per motivi di lavoro e saranno trascorsi più di 18 mesi ma meno di cinque anni dall'acquisto.

Devo trasferire immediatamente la residenza nel comune in cui ho comprato casa o posso mantenerla in quello in cui risiedevo prima dell'espatrio (o in altro?)

grazie
 
Il cittadino italiano emigrato all'estero (che non ha più, quindi, la residenza in Italia) può acquistare in regime agevolato l'immobile, quale che sia l'ubicazione dello stesso sul territorio nazionale.

Ovviamente, in tal caso, l'agevolazione compete qualora sussistano gli altri requisiti e, in particolare, a condizione che l'immobile sia acquistato come "prima casa".

Con riferimento a questa particolare fattispecie, l'agevolazione compete a condizione che l'immobile sia ubicato in qualsiasi punto del territorio nazionale, senza, peraltro, che sia necessario per l'acquirente stabilire entro diciotto mesi la residenza nel comune in cui è situato l'immobile acquistato (cfr. Circolare n. 19/E del 1 marzo 2001, paragrafo 2.1.2. e Circolare n. 1 del 2 marzo 1994 capitolo I, paragrafo 2, lett. b)).

In sintesi, per fruire dell'agevolazione, devono ricorrere le condizioni di cui alle lettere b) (assenza di altri diritti reali vantati su immobili ubicati nello stesso comune) e c) (novità nel godimento dell'agevolazione) della nota II-bis (art. 1, della Tariffa, Parte Prima, allegata al D.P.R. 26 aprile 1986 n. 131), mentre, considerato lo status di emigrato, non si richiede la residenza nel comune ove è ubicato l'immobile.

Pertanto, nel caso specie, non è necessario variare la residenza anagrafica nel comune di ubicazione dell'immobile, a nulla rilevando il fatto che sia trascorsi meno di cinque anni dall'acquisto.
 
Grazie. Vorrei essere certa di aver capito bene la sua risposta (e formulato chiaramente la domanda).

Quanto previsto dalla circolare relativamente al cambio di residenza,ovvero:

l'agevolazione compete a condizione che l'immobile sia ubicato in qualsiasi punto del territorio nazionale, senza, peraltro, che sia necessario per l'acquirente stabilire entro diciotto mesi la residenza nel comune in cui è situato l'immobile acquistato

vale sicuramente finché l'acquirente risiede all'estero. Lo stesso "non obbligo" rimane valido anche in caso di rientro in Italia?
fa una differenza il fatto che si rientri prima o dopo i 18 mesi dall'acquisto?
in questo senso non ho trovato nessuna indicazione sulle circolari o le guide dell'agenzia delle entrate.

Un altro aspetto riguarda le imposte IMU, TASI,etc.
Attualmente il comune considera la casa del residente all'estero iscritto AIRE come se fosse residenza principale.
Se non trasferisco la residenza nel comune, deduco che perdo il diritto a questi benefici.
Stessa cosa per gli interessi del mutuo.

grazie per qualsiasi altro chiarimento
 
Salve engelit, sono nella tua stessa identica situazione, e ho moltissimi dubbi anch'io. Credo che il requisito di essere residente all'estero sia sufficiente per l'acquisizione del diritto alle agevolazioni per l'acquisto prima casa, anche se rientrassimo in Italia. Tu sei riuscita ad avere qualche altra informazione dall'agenzia dell'entrate in merito?

Un saluto e grazie

Vincenzo Nava
 
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