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affitto ramo azienda

G

giorgio

Ospite
<HTML>Salve.
sono un commercialista di Treviso e vorrei avere una risposta a questo quesito.
un mio cliente a da poco acquistato un'attività di gelateria per dopo affittarla a distanza di tempo. E' stato aperto il codice attività di gelateria ed adesso che ha affittato il ramo d'azienda vorrei sapere se devo cambiare codice attività. Qualcuno mi dice che dovrei aprire il codice 70200 ma non so seè giusto.
Ringrazio anticipatamente chiunque mi risponderà.</HTML>
 
<HTML>Per rispondere adeguatamente al tuo quesito, mi necessitano ulteriori informazioni:-
- si parla di ramo d'azienda, quindi il concedente possiede altra attività ?
- Il concedente è società commerciale oppure ditta individuale ?
dopodichè ti fornirò un quadro completo normativo e fiscale.
Ciao.</HTML>
 
<HTML>La ditta a come attività principale il commercio per prodotti per gelateria (cod.5139B) e come attività secondaria quella di rpoduzione di gelato - gelateria (cod.15520). La seconda attività è quella affittata.
La ditta in questione è una s.n.c..
Grazie per l'interesse e per l'aiuto ricevuto.
ciao.</HTML>
 
<HTML>Per espressa disposizione normativa il contratto di affitto di azienda deve essere stipulato per atto pubblico o scrittura privata autentica.
Nella fattispecie chi concede in affitto è soggetto passivo d'imposta per cui i relativi canoni sono attratti dalla normativa dell'imposta sul valore aggiunto e non dall'imposta di registro. Pertanto il Suo cliente dovrà emettere regolare fattura con iva per i canoni che percepisce.
Presso l'Agenzia delle entrate o Ufficio Iva necessita soltanto una comunicazione ai sensi dell'articolo 35 DPR 633/72, fermo restante che la liquidazione dell'imposta è unica.
Il codice Istat della attività economica che ti è stato suggerito è assolutamente improponibile atteso che trattasi di "locazione di beni immobili e sublocazione" assolutamente estraneo alla fattispecie.
Del resto al momento dell'acquisto da parte del Suo cliente certamente Lei ha prodotto la comunicazione all'Agenzia delle entrate ex art. 35 DPR 633/72 sopra citato; ora ripropone ulteriore variazione per la concessione in affitto.
Devo precisare infine che tale negozio giuridico è soggetto ad una pletora di adempimenti, sia civili che fiscali e per i quali lo stesso Minfinanze non ha mai dato risposte esaurienti.
Tuttavia sovviene per quanto possa essere di aiuto e non cadere nelle trappole del fisco, la disposizione ex art.67, comma 9 Tuir il quale richiama la disposizione transitoria contenuta nell'art.14 del DPR 4 febbraio 1988, n.42. E' consigliabile specificare nel contratto in modo inequivocabile se si utilizzala deroga ex art.2561 ultimo comma, codice civile.
peraltro gli adempimenti civilistici non richiedono altre formalità se non quelle dell'art.2112 c.c. unitamente ad una particolare comunicazione da inviare all OO.SS. se si possiede personale dipendente.
Qualora avessi ulteriori dubbi non fare complimenti. Felice di esserti utile.
Ciao.</HTML>
 
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