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affitti e rendita cat al 10%

C

capablanca

Ospite
Ho letto su questo sito a proposito
degli affitti


FINANZIARIA 2005 - Affitti
Gli uffici dell’agenzia delle Entrate, sulla base di queste informazioni, nel caso in cui l’importo dichiarato nel contratto risulti inferiore al 10% del valore catastale dell’alloggio, sottoporranno a rettifica il valore denunciato .

Che vuol dire , che l ufficio
mandera` un accertamento in automatico
in tutti i casi di un contratto
con canone inferiore al 10%
e si sara praticamente costretti
a denunciare e pagare l IRPEF
su un valore , irrealistico notate bene,
del 10% , essendo impossibile dimostrare
il contrario?
 
Le istruzioni al mod. unico dicono che la rendita catastale va indicata nell'imponibile se il canone di affitto dedotte le spese forfettarie del 15% sono inferiori. Qundi chi ha dichiarato il canone di affitto anzichè la rendita catastale è soggetto ad accertamento da parte della a.f.
 
ma io parlavo di una novita` introdotta
dalla Finanziaria ,
e` una cosa del tutto diversa!

A voi risulta che questo tipo di
accertamento si applichi , come ho letto
da qualche parte , ai contratti stipulati
in base agli art art. 1571 del Codice Civile
e seguenti e basta ?
Cio vorrebbe dire che si applicano
ai contratti di affitto degli
immobili vincolati.

grazie.
 
Il regime del 10% si applica ai contratti stipulati in regime libero, ai sensi dell'articolo 1571 e seguenti del Codice civile (relativi a case vacanze e foresterie, case di lusso, ville, case vincolate), nonché quelli relativi a immobili commerciali e professionali, regolati dalla legge 392/78.
Sono invece escluse le tipologie contrattuali previste dalla legge 431/98, cioè: i contratti a mercato libero (durata quattro anni più quattro), i contratti "concordati" (canone ridotto e durata tre anni più due), i contratti transitori (canone ridotto, durata da 1 a 18 mesi), e per studenti (canone ridotto e durata da sei mesi a tre anni).
Vedi il sole del 8-10-04
 
Per quanto riguarda il meccanismo tale articolo richiama da vicino quello utilizzato per le compravendite, per le quali chi dichiara nel rogito un valore non inferiore a quello catastale (da 100 a 120 volte la rendita aggiornata, a seconda della tipologia imobiliare) non subisce accertamenti fiscali. Fermo restando l'obbligo civilistico di dichiarare il vero valore di vendita.
In altre parole ci si trova di fronte ad una evasione legalizzata per quelle zone dove i canoni di affitto sono più alti del 10% del valore catastale, mentre per chi dichiara di meno saranno dolori.
A mio modesto parere questa forma di accertamento appare totalmente inadeguata.
Per dare la caccia agli evasori di immobili basterebbe incrociare i dati del registro con quelli delle dichiarazioni ... ma chissa perchè non lo si fa!
 
grazie ,

avrei bisogno ancora di una spiegazione :
la r c dell immobile per quanto
va moltiplicata , per 105
o per 125 , in base agli aumenti
dei moltiplicatori? Non ho seguito
molto le novita` , ho sentito parlare solo
vagamente dell aumento dei moltiplicatori
ma non mi e` chiaro se valgono solo
per le compravendite o anche per
le imposte dirette .

Il discorso del 10% che cosa indica
l affitto mendile o annuo?
 
Sono in affitto per l'abitazione dal 1985 con contratto in nero.
Gli eredi del proprietario hanno venduto l'immobile nel settembre 2004.
Ora il nuovo proprietario ,sempre non facendomi regolare contratto mi ha intimato lo sfratto per il 09/2005.
Visto che la nuova finanziaria prevede l'obbligo di registrare i contratti di locazione ,il proprietario ha diritto di intimarmi lo sfratto senza assolvere ai suoi obblighi?
Cordiali saluti.
 
Possiedo un immobile del valore catastale di 175.000 €, locato a 600 € mensili. Devo affrontare un rinnovo del contratto di locazione.Secondo la nuova finanziaria sarò sottoposto ad accertamento se il rinnovo sarà solo di un incrmento di 100€?.
faccio presente che i prezzi del mercato sono questi e l'inquilino non può pagare di più.
 
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