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Adempimenti fiscali e contabili per Associazione con solo codice fiscale

Buongiorno avrei bisogno di sapere quali sono gli adempimenti contabili e fiscali per un’APS con solo codice fiscale, i regimi contabili: art. 3, comma 166, della legge n. 662/1996, il regime di contabilità semplificato di cui all'articolo 18 del D.P.R. n. 600/1973, il regime forfetario ex legge n. 398/1991, il regime forfetario ex art. 145 del TUIR, sono relativi solo alle APS con P.IVA o anche a chi ha il solo codice fiscale?
Leggendo qua e la mi è sembrato di capire che se non ha intenzione di mettere in atto attività di tipo commerciale l’associazione non è tenuta ad aprire P.IVA, ciò con tutte le conseguenze del caso (ovviamente l’IVA sarà un costo perché non potrò dedurla), di conseguenza implicitamente l’APS “dichiara” che non avrà ricavi commerciali e quindi non assoggetterà nulla a IRES e IRAP.
Stando così le cose oltre ad una numerazione progressiva delle fatture passive e all’emissione di ricevute per i ricavi istituzionali ci sono altri obblighi? E nel caso occasionale di un ricavo commerciale cosa emetterò una nota di debito senza IVA con la dicitura “estranea al regime iva ai sensi dell'art. 4 c. 1 DPR 633/1972 in quanto prestazione occasionale”?
Grazie
 
La numerazione delle fatture è un tipico adempimento IVA, se non ha partita IVA non è obbligata. Nulla vieta di farlo per una regola di "ordinata contabilità", ovviamente non a fini fiscali ma come conseguenza di obblighi statutari (leggi: bilancio).
Sul piano "lessicale": tu parli di "ricavi istituzionali" ma è una contraddizione in termini. Se sono istituzionali non imponibili fiscalmente, sono "entrate" (tesseramento, contributi, ricavi da attività commerciali occasionali, raccolte fondi), non ricavi in senso "pieno", sennò sarebbero imponibili.
Anche la "nota debito" è un concetto del modo IVA: parlerei di "ricevuta", ovviamente fuori campo IVA. Le ragioni giuridiche del "fuori campo" di tipo sogettivo sono negli artt. 1 (generiale), 4 (esercizio di imprese) e 5 (esercizio di arti e professioni), quelle di tipo oggettivo nel 2 (cessione di beni) e nel 3 (prestazioni di servizi).
In genere i contributi ricevuti dalle APS sono fuori campo IVA per gli articoli 3 e 4 (non sono prestazioni di servizi, non sono nell'ambito dell'attività d'impresa), ma bisogna entrare nel merito caso per caso.
In sostanza, se non ha reddito d'impresa, non ha adempimenti contabili previsti da norme fiscali o civilistiche (il codice civile è molto scarno al riguardo) ma solo quelli derivanti dallo statuto, cioè quelli finalizzati a presentare un bilancio veritiero e corretto all'Assemblea dei soci e agli Enti finanziatori. Quindi: no vidimazioni in Camera di Commercio o all'AdE, no obbligo di partita doppia (ma oltre certe dimensioni potrebbe essere consigliata, quasi obbligatoria come norma di "buona tecnica").
Visto che ci tieni a fere le cose con precisione, ti suggerirei di comprare un manuale, hanno un po' il difetto di essere molto teorici e poci pratici, ma forse trovi quello giusto per il tuo caso.
Un saluto a Pisa (ho fatto il militare, e ho un buon ricordo dei pisani (ma anche dei livornesi, nonostante le dicerie...)
 
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