Buongiorno,
Vi scrivo per chiedervi qualche chiarimento sulla seguente questione.
I miei suoceri ed i loro genitori vivono in una villetta bifamiliare classe A3, interamente di proprietà dei nonni. I suoceri vivono al 1 piano ed i nonni al piano terra.
La nonna (in accordo con i suoceri) vorrebbe intestare l'alloggio del 1 piano direttamente agli unici nipoti (mia moglie, mio cognato ed anche a me).
Mio cognato purtroppo non ha un lavoro stabile; così io, mia suocera e mio suocero faremmo un mutuo acquisto prima casa cointestato a tre per finanziare la compravendita del suddetto alloggio, al corretto prezzo di mercato (circa 140.000 euro).
La nonna, ricevuti i 140.000 euro, chiuderebbe un mutuo che ha attivo di 40.000 euro, rimanendo con circa 100.000 euro.
A questo punto, grazie al piano casa, ci sarebbe la possibilità di ricavare un alloggio di 70mq nel sottotetto, che diventerebbe pertinenza dell’alloggio sito al 1 piano ora di proprietà mia, di mia moglie e di mio cognato. Partiremmo con la ristrutturazione subito dopo la compravendita.
La nonna ha già detto che ci vorrebbe aiutare economicamente, avendo liquidi della vendita, e passerà così a me/ai miei suoceri i 100.000 euro circa che ha ricevuto, con atto di donazione correttamente registrato con finalità di sola ristrutturazione dell'alloggio.
In questo caso il mutuo non sarebbe più di sola compravendita ma di acquisto+ristrutturazione e la banca ci erogherebbe a SAL parte dei lavori (fatturati a me). Utilizzerò i 100.000 euro per colmare la parte mancante che la banca ovviamente non ci concede per la ristrutturazione.
Abbiamo il benestare della banca. Vorremmo però capire la fattibilità e la possibile contestazione da parte dell'Agenzia delle Entrate (più che altro per la grossa cifra passata prima da noi alla nonna per acquistare un suo alloggio e, poi, parte di quella cifra donata dalla nonna a noi per la ristrutturazione) anche se risulterà tutto correttamente messo agli atti.
Grazie
Luke
Vi scrivo per chiedervi qualche chiarimento sulla seguente questione.
I miei suoceri ed i loro genitori vivono in una villetta bifamiliare classe A3, interamente di proprietà dei nonni. I suoceri vivono al 1 piano ed i nonni al piano terra.
La nonna (in accordo con i suoceri) vorrebbe intestare l'alloggio del 1 piano direttamente agli unici nipoti (mia moglie, mio cognato ed anche a me).
Mio cognato purtroppo non ha un lavoro stabile; così io, mia suocera e mio suocero faremmo un mutuo acquisto prima casa cointestato a tre per finanziare la compravendita del suddetto alloggio, al corretto prezzo di mercato (circa 140.000 euro).
La nonna, ricevuti i 140.000 euro, chiuderebbe un mutuo che ha attivo di 40.000 euro, rimanendo con circa 100.000 euro.
A questo punto, grazie al piano casa, ci sarebbe la possibilità di ricavare un alloggio di 70mq nel sottotetto, che diventerebbe pertinenza dell’alloggio sito al 1 piano ora di proprietà mia, di mia moglie e di mio cognato. Partiremmo con la ristrutturazione subito dopo la compravendita.
La nonna ha già detto che ci vorrebbe aiutare economicamente, avendo liquidi della vendita, e passerà così a me/ai miei suoceri i 100.000 euro circa che ha ricevuto, con atto di donazione correttamente registrato con finalità di sola ristrutturazione dell'alloggio.
In questo caso il mutuo non sarebbe più di sola compravendita ma di acquisto+ristrutturazione e la banca ci erogherebbe a SAL parte dei lavori (fatturati a me). Utilizzerò i 100.000 euro per colmare la parte mancante che la banca ovviamente non ci concede per la ristrutturazione.
Abbiamo il benestare della banca. Vorremmo però capire la fattibilità e la possibile contestazione da parte dell'Agenzia delle Entrate (più che altro per la grossa cifra passata prima da noi alla nonna per acquistare un suo alloggio e, poi, parte di quella cifra donata dalla nonna a noi per la ristrutturazione) anche se risulterà tutto correttamente messo agli atti.
Grazie
Luke