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Acquisto intracomunitario di bene escluso dal reverse charge.

Giuseppe3

Utente
Salve a tutti, sono nuovo del forum,
Ho letto diverse discussioni sulle modalitá di applicazione del reverse charge per gli acquisti intracomunitari,
Non mi é chiaro, però, come deve essere gestita la compravendita di beni esclusi da tale disciplina,
Nel caso, ad esempio, di acquisto intracomunitario di un personal computer, sapreste dirmi quali operazioni devono effettuare cedente e cessionario?,
Grazie,
 
Perché parli di esclusione dall'applicazione del reverse charge?
Saluti.
Fino all'inizio del 2016 i personal computer rientravano nel reverse charge a norma del Dpr 633/72 art. 17 c. 6 lett. c).
Poi, stante una vecchia decisione UE, sono stati eliminati mentre sono state inserite le console da gioco , i tablet PC ed i laptop.
Ho verificato i testi del Dpr 633/72 aggiornati al 2015 e 2016.
In proposito ho trovato anche questo articolo
https://www.google.it/amp/amp.ilsole24ore.com/pagina/AC5aSEJD?client=ms-android-hms-vf-it
Si legge che ai personal computer si applica il regime ordinario Iva, per cui mi interessa sapere, in questo caso, quali sono gli adempimenti a carico del cedente e del cessionario per concludere correttamente l'acquisto intracomunitario ed evitare eventuali sanzioni.
Se si acquista da un venditore di un paese UE diverso dall'Italia, (es. Regno Unito, Francia, Germania...) questi emetterá fattura addebitando l'Iva con aliquota italiana verserdola poi all'erario italiano e l'acquirente italiano registrerá la fattura soltanto nel registro acquisti, esattamente come se acquistasse da un venditore italiano e quindi, portando l'Iva a credito nella prima liquidazione periodica utile?
Occorre la registrazione al Vies?
Si tratta dell'acquisto di un PC desktop nuovo od usato (non so se ci sono differenze ai fini fiscali) da parte di un soggetto passivo Iva lavoratore autonomo.
Grazie.
 
La norma da te citata riguarda il cd. reverse charge interno, vale a dire le cessioni di quei beni lungo la catena distributiva.
In caso di acquisto intracomunitario invece, se l'acquirente italiano è soggetto passivo IVA, deve applicare il reverse charge perché il luogo di tassazione è quello dell'acquirente. Occorre la previa registrazione al VIES mentre non occorre più presentare il mod. intrastat acquisti.
Saluti.
 
La norma da te citata riguarda il cd. reverse charge interno, vale a dire le cessioni di quei beni lungo la catena distributiva.
In caso di acquisto intracomunitario invece, se l'acquirente italiano è soggetto passivo IVA, deve applicare il reverse charge perché il luogo di tassazione è quello dell'acquirente. Occorre la previa registrazione al VIES mentre non occorre più presentare il mod. intrastat acquisti.
Saluti.

Ti ringrazio sei stato molto chiaro, era ciò che genericamente sapevo anch'io ma poi mi é venuto il dubbio.
Ma da dove desumo che quelle disposizioni si riferiscono al reverse charge interno e qual'é il riferimento normativo che regola il reverse charge di mio interesse e sancisce beni inclusi, modalitá di fatturazione, versamento iva e quant'altro, compreso l'obbligo, o meno, di presentazione del modello intrastat?
Grazie
Saluti
 
Trattasi del D.L. 331/93, artt. 37 e seguenti.
Saluti.
Ti ringrazio nuovamente e maggiormente, visto che sei l'unico intervenuto.
Quindi le operazioni da mettere in atto, nel caso di acquisto di personal computer da venditore, ad esempio, inglese, di importo ipotetico pari a 600 € con pagamento anticipato rispetto alla spedizione, sarebbero:
1) Iscrizione dell'acquirente al Vies;
2) Effettuazione dell'ordine del personal computer anche il giorno dopo, avendo l'iscrizione al Vies effetto immediato, comunicando il numero di partita iva al venditore;
3) Pagamento anticipato di importo pari a 500 € (600 € - Iva Regno Unito 20%);
4) Annotazione sulla fattura, da parte dell'acquirente, dell'aliquota Iva italiana (22%) con indicazione del relativo importo imponibile e totale;
5) Registrazione (entro 15 giorni) della fattura ricevuta nel registro degli acquisti ed in quello delle fatture emesse.
Giusto?

Non mi é chiaro:
- si possono effettuare acquisti intracomunitari di beni sia nuovi che usati e non cambia nulla rispetto agli adempimenti da eseguire?
- esistono beni strumentali mobili esclusi dall'aquisto intracomunitario o dal reverse charge?
- se il bene viene acquistato da un venditore intra UE privato cosa occorre registrare e cosa accade della detraibilitá dell'Iva?

D.L. n. 331/93
Art. 39 c.2: i 15 giorni per la registrazione della fattura decorrono dalla data del pagamento anticipato?
Art. 46 c.3: deve essere applicato viaggiando la merce a mezzo corriere e, quindi, a carico dell'acquirente credo?
Art. 48 c.1: non mi é chiaro. Nel caso di acquisto nel terzo trimestre dell'anno, l'Iva in detrazione andrebbe computata con riferimento alle registrazioni eseguite nel primo trimestre per il quale la liquidazione sarebbe stata giá presentata, cosa mi sfugge?
Nel caso di acquisto del bene nel primo o secondo trimestre dell'anno come viene applicato il comma?

Grazie.
Saluti.
 
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