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savery

Ospite
<HTML>Se un privato da un acconto a una impresa edile per l'acquisto di un immobile, tale acconto per l'impresa è ricavo oppure è una rimanenze finale considerato che emetterà l'intera fattura quanto verrà stipulato l'atto di vendità, decurtando ovviamente l'acconto?
Grazie</HTML>
 
<HTML>L'acconto ricevuto da un impresa edile non rappresente ne un ricavo ne rimanenze finale; l'acconto, ricevuto, va contabilizzato nel c/anticipi da clienti; ovviamente, a fine anno, in sede di determinazione dell'utile, dovranno essere contabilizzati i lavori in corso in base all'art. 60 del TUIR.</HTML>
 
<HTML>Grazie, per la puntuale e precisa risposta.
Vorrei aggiungere:
l'impresa edile riceve gli acconti, emette la fattura; detti acconti vanno imputati a Clienti C/Anticipi, a fine anno calcola le rimanenze finali in base ai costi sostenuti, non secondo l'art.60, ma secondo l'art.59 TUIR, mentre a rogito effettua un giro conto a Fabbricati C/Vendita. Domanda: è corretto? oppure in questo caso nella valutazione delle rimanenze viene a mancare una parte di utile?</HTML>
 
<HTML>A fine esercizio i lavori in corso, vanno valorizzati ai sensi dell'art. 59 (cioé in base ai costi sostenuti), se la durata dei dei lavori é inferiore ai 12 mesi.
Se si tratta di lavori in corso ultrannuali, si applica l'art. 60 (valorizzazione a ricavi), salvo che ai sensi dell'art. 60, comma 5, del TUIR non si sia chiesta specifica deroga all'ufficio imposte competente, per valorizzare i lavori in corso al costo.</HTML>
 
<HTML>La durata dei lavori è superiore ai 12 mesi, in quanto trattasi di costruzioni di immobili destinati alla futura vendita, ciò nonostante,
l'impresa valuta le rimanenze in base ai costi sostenuti, art.59 del TUIR.
Domanda: è corretto?

In caso negativo che procedura deve adottare, quella di cui all'art.60 ?

Ed infine, visto che la società dichiara i Ricavi all'avvenuto rogito, che evasione ha fatto, considerando che le rimanenze finali sono costi per il successivo anno?
Grazie e Cordiali saluti.-</HTML>
 
<HTML>In caso di lavori in corso con durata superiore ai 12 mesi, la valutazione effettuata a costi non é corretta; la valutazione va effettuata a ricavi.
Che evasione ha compiuto; ha determinato il reddito di ogni singolo periodo d'imposta in modo arbitrario, sbagliando il criterio di valutazione che, inevitabilmente, ha compresso il risultato d'esercizio e, di conseguenza, ha falato la base imponibile.</HTML>
 
<HTML>Premetto che si tratta di una SRL, ma praticamente come si dovrà procedere per ricondurre nella valutazione delle R.F. anche una parte di ricavi?

faccio un esempio, un tizio ha acquistato nel 2000 un immobile, per 100 milioni, nel 1999 ha dato un acconto per 30 mil., a fronte dei 30 mili, l'impresa ha avuto costi per 10 e i costi stimati sono per 60,
qual'è il valore delle R.F. al 31.12.99 ?

azzardo la soluzione : costi sostenuti 10
costi stimati 60
10 %
ricavi stimati 100
il 10 % di 100 = 10 è il valore delle R.F.?</HTML>
 
<HTML>Mi é venuto un dubbio, rileggendo i vari quesiti e le relative risposte: di che tipo di impresa edile si tratta? Di un impresa edile che produce case da vendere o un impresa edile che lavora in sub-appalto?
Forse avrei dovuto chiedertelo prima; meglio tardi che mai.</HTML>
 
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