Abitazione permanente

[Giovanni Sciaccone]

Ai fini della determinazione della residenza fiscale il primo criterio che viene valutato e che è prevalente su ogni altro, come stabilito dalla cassazione, è quello dell'abitazione permanente, intesa come immobile ad uso abitativo posseduto a qualsiasi titolo (proprietà, affitto) e tenuto a disposizione (ergo se locato non è disponibile).
Il quesito è: la casa coniugale intestata esclusivamente al coniuge in separazione di beni può essere considerata abitazione permanente? Può presupporsi a capo del coniuge non proprietario una sorta di comodato d'uso necessario e implicito scaturente dal vincolo coniugale?