Pippo Orlandi
Utente
Ciao a tutti!
Come da titolo, ho riscontrato un paio di errori (o perlomeno che io reputo tali) nel prospetto di liquidazione proposto dall'Agenzia delle Entrate.
In particolare, è già il secondo anno che mi ritrovo un reddito di una seconda casa (non locata, assoggettata ad Imu e nello stesso Comune dell'abitazione principale: caso particolare imu 3) più alto di quello che dovrebbe essere. Da una rendita catastale di 400 € è stato calcolato un importo di 280 €. Ma non si dovrebbe applicare la regola del 50%?
Con una rivalutazione del 5%, il 50% dovrebbe essere 210, non 280 €. Mi sfugge qualcosa?
Altro presunto errore riguarda le detrazioni per figli a carico. Anche qui, è il secondo anno che viene riportata nel prospetto di liquidazione una detrazione più bassa di 5 € rispetto a quella presente nella CU 2016 (così come l'anno passato nella CU 2015). Rifacendo il calcolo, trovo lo stesso identico risultato calcolato dal sostituto d'imposta. È dunque in errore l'Agenzia delle Entrate. Insomma, 5€ a me, 5€ a te, 5€ a x-migliaia (se non milioni...) di contribuenti... un bel gruzzoletto!
A questo punto, dovendo ancora inviare il 730 precompilato, cosa mi conviene fare?
Non perdere minimamente tempo, inviarlo così per poi chiedere il rimborso per le maggiori imposte versate? Tanto mi sembra ci siano 4 anni (10 se si considera la prescrizione per il pagamento dell'indebito). Faccio passare il termine per la dichiarazione integrativa (ergo commercialista, ergo pagamento parcella), opzione che non mi sembra corretto percorrere, specie se gli errori sono causati dallo Stato (e non dal contribuente). In pendenza di questo termine potrei comunque già avanzare una richiesta di rimborso?
Infine, con una telefonata al call center dell'AdE si riuscirebbe a correggere questi errori, consentendomi quindi inviare un 730 precompilato senza nessun errore?
Cosa mi consigliate?
Grazie per l'aiuto!
Come da titolo, ho riscontrato un paio di errori (o perlomeno che io reputo tali) nel prospetto di liquidazione proposto dall'Agenzia delle Entrate.
In particolare, è già il secondo anno che mi ritrovo un reddito di una seconda casa (non locata, assoggettata ad Imu e nello stesso Comune dell'abitazione principale: caso particolare imu 3) più alto di quello che dovrebbe essere. Da una rendita catastale di 400 € è stato calcolato un importo di 280 €. Ma non si dovrebbe applicare la regola del 50%?
Con una rivalutazione del 5%, il 50% dovrebbe essere 210, non 280 €. Mi sfugge qualcosa?
Altro presunto errore riguarda le detrazioni per figli a carico. Anche qui, è il secondo anno che viene riportata nel prospetto di liquidazione una detrazione più bassa di 5 € rispetto a quella presente nella CU 2016 (così come l'anno passato nella CU 2015). Rifacendo il calcolo, trovo lo stesso identico risultato calcolato dal sostituto d'imposta. È dunque in errore l'Agenzia delle Entrate. Insomma, 5€ a me, 5€ a te, 5€ a x-migliaia (se non milioni...) di contribuenti... un bel gruzzoletto!
A questo punto, dovendo ancora inviare il 730 precompilato, cosa mi conviene fare?
Non perdere minimamente tempo, inviarlo così per poi chiedere il rimborso per le maggiori imposte versate? Tanto mi sembra ci siano 4 anni (10 se si considera la prescrizione per il pagamento dell'indebito). Faccio passare il termine per la dichiarazione integrativa (ergo commercialista, ergo pagamento parcella), opzione che non mi sembra corretto percorrere, specie se gli errori sono causati dallo Stato (e non dal contribuente). In pendenza di questo termine potrei comunque già avanzare una richiesta di rimborso?
Infine, con una telefonata al call center dell'AdE si riuscirebbe a correggere questi errori, consentendomi quindi inviare un 730 precompilato senza nessun errore?
Cosa mi consigliate?
Grazie per l'aiuto!