Buongiorno, riassumo velocemente la mia situazione: nel 2021 ho acquistato casa, con relativo mutuo, e sostenuto varie spese per ristrutturazione e acquisto mobili. Attualmente io lavoro come dipendente in un'azienda; nel 2022 ho fatto la dichiarazione 730 e ottenuto il rimborso nella busta paga di Settembre, composta essenzialmente dei rimborsi per spese mediche, agenzia immobiliare, notaio, interessi del mutuo e la prima di 10 rate per ristrutturazione e bonus mobili.
Nei prossimi 9 anni dunque dovrei presentare nuovamente la dichiarazione per le successive rate.
Quest'anno, per vari motivi, c'è la forte possibilità che io mi dimetta dal mio lavoro attuale per prendere un periodo di pausa e, successivamente, trovare un nuovo lavoro o cominciare a lavorare come freelancer o comunque a partita IVA. Ora, so che per ottenere il rimborso è necessario avere la relativa capienza IRPEF, ma non mi sono chiari alcuni dettagli di cosa possa succedere nei vari casi al momento in cui io presenterò la dichiarazione 730 nel mese di Maggio o Giugno 2023.
Con ogni probabilità io in quel momento non avrò occupazione, però avrò già riempito parzialmente la mia capienza IRPEF (con i mesi di lavoro del 2023 prima delle eventuali dimissioni), ho letto che anche nel caso di assenza di sostituto d'imposta è possibile, entro la fine dell'anno, indicare come effettuare l'accredito. In questo caso immagino che il rimborso potrebbe essere parziale nel caso in cui la capienza IRPEF sia presente, ma insufficiente.
Ma cosa succede nel caso io trovi un nuovo lavoro successivamente? Sempre usando la logica, immagino che, alla prima busta paga utile, io riceva il rimborso non precedentemente erogato. E cosa succede se in quel momento la capienza IRPEF non fosse sufficiente (immaginiamo che il mio rimborso sia di 1000 e io abbia accumulato nel corso dell'anno 500)? Anche qui, immagino che il rimborso arrivi fino al massimo della capienza, dopodiché nei mesi successivi (o nel conguaglio di fine anno?) verrà erogato il resto del rimborso, sempre sapendo che al massimo si potrà arrivare a fine anno per ottenere il rimborso relativo al 2022.
Il mio ragionamento è corretto?
Grazie mille per ogni risposta e chiarimento
Nei prossimi 9 anni dunque dovrei presentare nuovamente la dichiarazione per le successive rate.
Quest'anno, per vari motivi, c'è la forte possibilità che io mi dimetta dal mio lavoro attuale per prendere un periodo di pausa e, successivamente, trovare un nuovo lavoro o cominciare a lavorare come freelancer o comunque a partita IVA. Ora, so che per ottenere il rimborso è necessario avere la relativa capienza IRPEF, ma non mi sono chiari alcuni dettagli di cosa possa succedere nei vari casi al momento in cui io presenterò la dichiarazione 730 nel mese di Maggio o Giugno 2023.
Con ogni probabilità io in quel momento non avrò occupazione, però avrò già riempito parzialmente la mia capienza IRPEF (con i mesi di lavoro del 2023 prima delle eventuali dimissioni), ho letto che anche nel caso di assenza di sostituto d'imposta è possibile, entro la fine dell'anno, indicare come effettuare l'accredito. In questo caso immagino che il rimborso potrebbe essere parziale nel caso in cui la capienza IRPEF sia presente, ma insufficiente.
Ma cosa succede nel caso io trovi un nuovo lavoro successivamente? Sempre usando la logica, immagino che, alla prima busta paga utile, io riceva il rimborso non precedentemente erogato. E cosa succede se in quel momento la capienza IRPEF non fosse sufficiente (immaginiamo che il mio rimborso sia di 1000 e io abbia accumulato nel corso dell'anno 500)? Anche qui, immagino che il rimborso arrivi fino al massimo della capienza, dopodiché nei mesi successivi (o nel conguaglio di fine anno?) verrà erogato il resto del rimborso, sempre sapendo che al massimo si potrà arrivare a fine anno per ottenere il rimborso relativo al 2022.
Il mio ragionamento è corretto?
Grazie mille per ogni risposta e chiarimento