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Marco Passera
Ospite
<HTML>Ho una società sas, di cui sono socio accomandatario. Una quota del 30 % della società è posseduta da mia sorella, socia accomandante, la quale percepisce degli assegni familiari ( per coniuge a carico ) da parte del marito ( lavoratore dipendente presso un ente statale ), il quale percepisce anche assegni familiari per figli a carico nella misura del 100 %.
Il profitto medio corrispondente al 30 % della società in questione è di circa 8.000-10.000 Euro annui.
Domanda :
Mia sorella deve comunque rinunciare agli assegni del marito e il marito da parte sua deve vedersi diminuire del 50 % glia assegni per i figli a carico ?
La mia commercialista mi riferisce che la soglia oltre la quale si è considerati coniugi non a carico è fissata a £ 5.500.000. Ma questo vale anche se mia sorella è semplice socia accomandante ? C’è un modo per non modificare la distribuzione degli assegni, cioè per non rinunciare ad essi pur pagando qualcosa in più in termini di IRPEF ?
Grazie per la disponibilità.
Marco Passera</HTML>
Il profitto medio corrispondente al 30 % della società in questione è di circa 8.000-10.000 Euro annui.
Domanda :
Mia sorella deve comunque rinunciare agli assegni del marito e il marito da parte sua deve vedersi diminuire del 50 % glia assegni per i figli a carico ?
La mia commercialista mi riferisce che la soglia oltre la quale si è considerati coniugi non a carico è fissata a £ 5.500.000. Ma questo vale anche se mia sorella è semplice socia accomandante ? C’è un modo per non modificare la distribuzione degli assegni, cioè per non rinunciare ad essi pur pagando qualcosa in più in termini di IRPEF ?
Grazie per la disponibilità.
Marco Passera</HTML>