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181 Giorni in Svizzera!

Enrico G

Utente
Buongiorno,
desidero sottoporre il seguente quesito. Ho lavorato in Svizzera, a Basilea, per piu' di quattro anni dove ero residente e iscritto all'AIRE.
In data 1 Luglio iniziero' a lavorare in Italia in una diversa azienda e pertanto prendero' nuovamente residenza in Italia. A conti fatti, nel 2014 avro' lavorato e risieduto in Svizzera 181 giorni.
Mi è stato detto che, per soli tre giorni, nella prossima dichiarazione dei redditi dovro' pagare le tasse anche per il reddito percepito in Svizzera (e già tassato alla fonte in quanto lavoratore dipendente) nei primi 6 mesi dell'anno.
E' corretto? Inoltre, sapendo che nei prossimi mesi passero' parecchie settimane all'estero, potrebbe questo essere di qualche aiuto per non pagare al Fisco piu' di quanto logicamente dovuto?
Grazie a tutti quelli che possono chiarire la situazione!
 
Buongiorno,
desidero sottoporre il seguente quesito. Ho lavorato in Svizzera, a Basilea, per piu' di quattro anni dove ero residente e iscritto all'AIRE.
In data 1 Luglio iniziero' a lavorare in Italia in una diversa azienda e pertanto prendero' nuovamente residenza in Italia. A conti fatti, nel 2014 avro' lavorato e risieduto in Svizzera 181 giorni.
Mi è stato detto che, per soli tre giorni, nella prossima dichiarazione dei redditi dovro' pagare le tasse anche per il reddito percepito in Svizzera (e già tassato alla fonte in quanto lavoratore dipendente) nei primi 6 mesi dell'anno.
E' corretto? Inoltre, sapendo che nei prossimi mesi passero' parecchie settimane all'estero, potrebbe questo essere di qualche aiuto per non pagare al Fisco piu' di quanto logicamente dovuto?
Grazie a tutti quelli che possono chiarire la situazione!

Io credo che se lei è residente fiscale in Italia dal 1 luglio 2014, quindi per la maggior parte del periodo d'imposta, dovrà pagare le imposte anche per il periodo precedente svolto in Svizzera (avrà comunque diritto a beneficiare del credito d'imposta ex art. 165 del Tuir). Se lei per lavoro dovrà assentarsi per alcuni periodi, questi periodi, dovrebbero essere ininfluenti al fine della determinazione dei limiti temporali per non essere considerato residente fiscale in Italia.
Con i migliori saluti.
Luigi Rodella
 
Gentile Dott. Rondella,

Mi trovo nella seguente situazione.

Sono distaccata in maniera esclusiva e continuativa in paese UE dal 1/6/2014 al 31/3/2015.

Rimango fiscalmente residente in Italia ed il mio datore di lavoro mi tasserà' sulla base della retribuzione convenzionale collegata al mio inquadramento contrattuale.


In questo periodo io passerò' più di 183 gg all'estero.

E' corretta l'impostazione del mio datore di lavoro anche se il contratto non fa riferimento ad un periodo di 12 mesi ?

Grazie per la risposta
 
Gentile Dott. Rondella,

Mi trovo nella seguente situazione.

Sono distaccata in maniera esclusiva e continuativa in paese UE dal 1/6/2014 al 31/3/2015.

Rimango fiscalmente residente in Italia ed il mio datore di lavoro mi tasserà' sulla base della retribuzione convenzionale collegata al mio inquadramento contrattuale.


In questo periodo io passerò' più di 183 gg all'estero.

E' corretta l'impostazione del mio datore di lavoro anche se il contratto non fa riferimento ad un periodo di 12 mesi ?

Grazie per la risposta

Gentile signora Luisa,

ritengo che anche se il contratto non ha fatto riferimento all'ambito temporale, questo si perfeziona al momento in cui l'interessato soggiorni all'estero "per un periodo superiore ai 183 giorni....".
Le retribuzioni convenzionali si possono applicare già da subito, se si ritiene che la permanenza si protragga oltre i limiti previsti dal comma 8 bis, salvo eventuali conguagli, qualora il lavoratore dovesse rientrare anticipatamente.
Con i migliori saluti.
Luigi Rodella
 
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