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é girofondo da c/c monointestato a cointestato e viceversa di diverse banche?

Buongiorno.

Vorrei un chiarimento per capire se la legge, l'Agenzia delle entrate ed il "lessico bancario" riconoscono come giroconto (cioè spostamento di denaro da un conto corrente/prepagata con iban/libretto postale con iban all'altro della STESSA banca) o girofondo (cioè spostamento di denaro da un conto corrente/prepagata con Iban o libretto postale all'altro in DIVERSE banche) un bonifico da un conto/libretto monointestato ad uno cointestato dove uno degli intestatari è lo stesso del monointestato e comunque sono tutti familiari (madre, figlio e figlia).

Mi interesserebbe capirlo per approfittare di offerte riservate a nuovi clienti che aprono un conto deposito e altre che richiedono la nuova liquidità. La mia banca non ha saputo rispondermi.

Voglio essere sicuro, come avviene per il girofondo tra monointestati che ci sia il concetto di STESSA INTESTAZIONE anche per i cointestati e che quindi sia certo che l'AdE non possa mandare accertamenti (perchè al netto di quello che uno scrive in casuale se non è quello il caso è un'indicazione sbagliata del motivo).

La provenienza dei soldi di famiglia sono e sono sempre stati tutti leciti (papà era pensionato prima di morire, mamma riceve ora la pensione di reversibilità e prima era casalinga e io sono dipendente pubblico, mentre mia sorella è in cerca di lavoro), ma non mi va di dover pagare un professionista per difendermi in Commissione Tributaria per strappare un misero 2-3% di interesse attivo, dovendo dimostrare una provenienza di denaro lecita e già tassata nei cedolini di famiglia ministeriali o dell'Inps, e magari vederli ritassati ad un componente della mia famiglia come reddito Irpef.

L'argomento credo sia già stato affrontato per o una o due questioni simili nel forum, ma mi sembra che non fossero proprio lo stesso caso e comunque si trattava di post precedenti a noiose e preoccupanti sentenze della corte di cassazione parlando di imputazioni a reddito irpef per il beneficiario qualora non apporti mai denaro sul cointestato o elusione da parte del "donante" (che però nell'esempio era imprenditore e non dipendente pubblico o pensionato) lette di recente su siti noti, ma che ho sempre ritenuto attendibili in ambito legale e fiscale.

E' solo una "fobia fiscale" dovuta a malelingue sull'AdE che magari in realtà non è mai negligente su queste cose e prima di far partire un accertamento fa (perdonate il gioco di parole) tutti gli accertamenti del caso nei vari conti a distanza di anni per capire la provenienza lecita o meno, oppure ogni tanto li mandano senza troppe preocceupazioni, lasciando poi al contribuente la bega di dimostrare la provenienza?

Posso star tranquillo mettendo in causale GIROFONDO o è preferibile qualcosa come PRESTITO INFRUTTIFERO, DONAZIONE DIRETTA O INDIRETTA, o è meglio non proprio fare certi movimenti per cifre tra i 10.000 e i 75.000 euro?

E in caso di donazione tra parenti di primo grado per la somma sopra detta ci son da pagare delle tasse?

Grazie a chi mi aiuterà
 
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