Salve a tutti,
mi è stato notificato un atto emesso dal Comune nel quale risiedo. Il nome dell'avviso è il seguente: "TARI 2018 Contraddittorio preventivo accertamento esecutivo - omessa dichiarazione TARI (art. 6 bis della Legge n. 212/2000) Avviso n...." L'atto riporta pedissequamente il testo della richiamata disposizione, che prevede che entro 60 giorni dalla notificazione dello stesso il contribuente possa presentare eventuali controdeduzioni o richiedere di estrarre copia degli atti e che l'ente debba adottare successivamente il provvedimento definitivo allo spirare del termine per le controdeduzioni, tenendo conto delle stesse. Tuttavia, nelle pagine successive, l'atto reca l'accertamento della violazione, l'irrogazione della sanzione in misura ridotta in caso di pagamento con adesione o per l'intero per il pagamento senza adesione e le modalità per procedervi e le conseguenze in caso di omesso pagamento. In ultimo, prevede che l'atto possa essere impugnato dinanzi alla Corte di Giustizia Tributaria di I grado nel termine di 60 giorni dalla notificazione dello stesso.
Io ho trasmesso le controdeduzione già dopo 30 giorni dalla notificazione dell'atto, ma visto che si approssima la scadenza del termine di 60 giorni, sono in dubbio se debba già notificare il ricorso tributario. Applicando l'art. art. 6 bis, che tuttavia non riporta espressamente un termine per l'impugnativa, aspetterei l'adozione del provvedimento definitivo, ma non vorrei incorrere in decadenze. Ho fatto diverse ricerche in rete e ho trovato un paio di commenti (un vademecum del Comune di Cremona e un altro commento) che confermano la tesi dell'impugnativa successiva. Qualcuno ha esperienze dirette in materia e potrebbe darmi delle delucidazioni?
mi è stato notificato un atto emesso dal Comune nel quale risiedo. Il nome dell'avviso è il seguente: "TARI 2018 Contraddittorio preventivo accertamento esecutivo - omessa dichiarazione TARI (art. 6 bis della Legge n. 212/2000) Avviso n...." L'atto riporta pedissequamente il testo della richiamata disposizione, che prevede che entro 60 giorni dalla notificazione dello stesso il contribuente possa presentare eventuali controdeduzioni o richiedere di estrarre copia degli atti e che l'ente debba adottare successivamente il provvedimento definitivo allo spirare del termine per le controdeduzioni, tenendo conto delle stesse. Tuttavia, nelle pagine successive, l'atto reca l'accertamento della violazione, l'irrogazione della sanzione in misura ridotta in caso di pagamento con adesione o per l'intero per il pagamento senza adesione e le modalità per procedervi e le conseguenze in caso di omesso pagamento. In ultimo, prevede che l'atto possa essere impugnato dinanzi alla Corte di Giustizia Tributaria di I grado nel termine di 60 giorni dalla notificazione dello stesso.
Io ho trasmesso le controdeduzione già dopo 30 giorni dalla notificazione dell'atto, ma visto che si approssima la scadenza del termine di 60 giorni, sono in dubbio se debba già notificare il ricorso tributario. Applicando l'art. art. 6 bis, che tuttavia non riporta espressamente un termine per l'impugnativa, aspetterei l'adozione del provvedimento definitivo, ma non vorrei incorrere in decadenze. Ho fatto diverse ricerche in rete e ho trovato un paio di commenti (un vademecum del Comune di Cremona e un altro commento) che confermano la tesi dell'impugnativa successiva. Qualcuno ha esperienze dirette in materia e potrebbe darmi delle delucidazioni?