Per vendere l'immobile ereditato, se tutti i comproprietari non sono d'accordo nel venderlo, devi procedere con atto di citazione al tribunale civile per chiedere la cessazione della comunione immobiliare, tramite vendita a terzi dell'appartamento.
Tu, in qualità di coerede, hai quindi diritto, ai sensi dell'articolo 713 del codice civile, di chiedere al tribunale civile competente territorialmente, la cessazione della comunione ereditaria. Con quali opzioni, in generale, può avvenire la cessazione della comunione ereditaria, a seguito di ricorso giudiziario del coerede ???
a)il giudice nomina un consulente tecnico d'ufficio, un geometra terzo ed imparziale che divide il bene immobile in porzioni di eguale valore, rispetto alle quote ereditarie. Le porzioni sono assegnate agli eredi tramite sorteggio. Questa opzione è realizzabile soltanto nel caso in cui l'immobile possa essere suddiviso in porzioni catastalmente autonome (non è il tuo caso).
b)il coerede intenzionato ad acquistare le quote degli altri coeredi, procede in tal senso, corrispondendo un conguaglio in ragione del valore di mercato dell'immobile. Il valore di mercato dell'immobile sarà stabilito dal consulente tecnico d'ufficio, nominato dal giudice.
c)in mancanza di accordo tra i coeredi in sede giudiziale, il giudice nomina un notaio che provveda alla vendita all'asta pubblica (pubblico incanto) dell'immobile, a favore di terzi. Il ricavato sarà suddiviso tra i coeredi, in proporzione delle rispettive quote.
Lo stato di comunione ereditaria non può essere a tempo indeterminato, ai sensi dell'articolo 713 del codice civile. Su richiesta del singolo coerede, con ricorso giudiziario al tribunale, deve cessare.
A conferma posso citare il seguente articolo sul sito di un
Avvocato civilista esperto in materia di eredità:
Divisione dell'immobile in comproprietà modalità cessazione comunione ereditaria