La natura, tempistica ed estensione delle procedure di revisione

La natura delle procedure di revisione può riguardare:
– la finalità, che distingue le “procedure di conformità” dalle “procedure di validità”;
– la tipologia, che distingue l’ispezione, l’osservazione, l’indagine, la richiesta di conferma, il ricalcolo, la riesecuzione e le analisi comparative.

Verifica del controllo interno nel caso di elevata informatizzazione

L’importanza del sistema di controllo interno informatizzato è cresciuta sensibilmente in questi anni. Non esiste oggi azienda che non faccia affidamento su elaborazioni di carattere informatico per la gestione dei propri processi aziendali e, a maggior ragione, per il trattamento delle informazioni amministrativo contabili.
I principi di revisione prevedono che gli obiettivi generali e l’ampiezza della revisione legale in un ambiente di elaborazione elettronica dei sistemi informativi siano analoghi a quelli in un ambiente in cui l’elaborazione non è elettronica. L’utilizzo del computer, tuttavia, modificando i sistemi di trattamento ed archiviazione delle informazioni contabili (finanziarie, patrimoniali ed economiche) può influenzare i sistemi contabili e di controllo interno della società.

Le risposte generali di revisione

Le possibili risposte di carattere “generale” per far fronte ai rischi di errore significativi a livello di bilancio sono:
– la sensibilizzazione di tutti coloro che collaborano nella revisione ad adottare sempre un atteggiamento di “scetticismo professionale” nel raccogliere e valutare gli elementi probativi;
– l’assegnazione di personale con maggiore esperienza o con speciali competenze;
– l’utilizzazione di esperti per la revisione di aree di particolare complessità;
– una maggiore supervisione del lavoro da parte di ciascun membro del team di revisione nei confronti dei colleghi meno esperti;
– l’inclusione di procedure di revisione caratterizzate da elementi di “imprevedibilità” e, pertanto, non “attese” dalla società revisionata.

Le procedure di validità

Le procedure di validità sono finalizzate ad individuare errori significativi a livello di asserzioni e includono le verifiche di dettaglio su classi di operazioni, su saldi contabili e sull’informativa, nonché le cd. “procedure di analisi comparativa”.
La principale differenza tra tali procedure e le procedure di conformità prima illustrate, consiste nel fatto che queste ultime mirano a verificare l’efficacia di un controllo, mentre le prime mirano a verificare la “correttezza” di un’operazione, di un saldo o di una informazione.

La revisione dei rapporti tra parti correlate o infragruppo

L’area dei rapporti con le parti correlate è da sempre una area estremamente delicata. Dall’analisi delle Comunicazioni Consob emerge la costante preoccupazione dell’autorità di controllo su queste operazioni. Tale preoccupazione è condivisa anche dal legislatore con la modifica al comma 1 dell’art. 2427 c.c., per sviluppare l’informativa di nota integrativa su queste operazioni, ne richiede più trasparenza riferendosi al principio contabile internazionale IAS n. 248.

La revisione delle stime contabili

In questo capitolo vedremo alcune aree di revisione di particolare importanza quali:
– la revisione delle stime contabili;
– la revisione delle operazioni con parti correlate;
– gli eventi successivi.
Queste aree sono trattate dal Principio di revisione n. 540 – La revisione delle stime contabili, dal Principio di revisione n. 550 – Le parti correlate e dal Principio di revisione n. 560 – Eventi successivi.

Gli eventi successivi

Con il termine “eventi successivi” si intendono gli eventi che si verificano tra la data di chiusura dell’esercizio e la data di approvazione del bilancio da parte dell’Assemblea dei soci, o altro organo deputato all’approvazione del bilancio d’esercizio.
Di tali eventi successivi il revisore può venire a conoscenza prima della data della propria relazione sul bilancio o dopo la data di tale relazione.

La circolare mensile con approfondimenti e formule commentate per la revisione legale

La Circolare Mensile  del  Revisore Legale n. 4 – Aprile 2014

Indice

Normativa e Prassi

Le nuove liste di controllo per i revisori delle banche

    V. Tosi e G. Gentili

Collegio Sindacale 

Il collegio sindacale nella prevenzione ed emersione della crisi di'impresa

    F. Gasparini

Varie

  Il modello per l'iscrizione  alla sezione INATTIVI del Registro dei Revisori

          V. Tosi

Rischi per cui le procedure di validità da sole non forniscono sufficienti ed appropriati elementi probativi

Spesso il revisore si trova ad operare in società altamente informatizzate, dove l’intervento manuale dell’uomo è ridotto o del tutto assente.
Si pensi, ad esempio, al caso di una grossa banca che gestisce enormi masse di liquidità della clientela. In tali circostanze, può non essere sufficiente svolgere solamente procedure di validità in relazione al rischio.

Valutazione preliminare del rischio di controllo

La valutazione preliminare del “rischio di controllo”, come componente del “rischio di revisione”, è finalizzata ad individuare la capacità dei sistemi contabili e di controllo interno della società di prevenire o individuare e correggere efficacemente gli errori più significativi.
Il rischio di controllo sussiste sempre, a causa dei “limiti” propri di qualsiasi sistema contabile e di controllo interno.